Rometta, si rinnova la commissione toponomastica. Maria Saccà nuova presidente

La commissione toponomastica romettese rinnova il proprio organico. Lo scorso 18 febbraio l’incontro nel corso del quale Maria Saccà è stata nominata presidente. A lei si accompagneranno nei lavori la segretaria Emanuela Sciarrone, Maria Andaloro, Salvatrice Abate, Caterina Giordano, Milena Grosso, Emanuela Lupica Nibali, Antonella Messina, Pasquita Patti, Carmen Russo e Rosaria Venuto. L’organico opererà direttamente da una saletta della delegazione municipale di Rometta Marea.

Era il 2014 quando l’amministrazione Merlino lanciò la coraggiosa proposta di istituire una commissione toponomastica tutta al femminile. Una scelta che, in un primo momento, aveva forse destato qualche perplessità ma che si è poi rivelata la strada più giusta da percorrere. Un unico, coeso, organico di sole donne per uno sguardo alla storia “che si discosti dall’onnipresente visione maschile”. Scopo principale del gruppo, sin dalla sua costituzione, la nomina di strade che diano rappresentanza anche alle molte personalità femminili che nel corso della storia hanno lasciato un segno.

Uno dei primi atti ad opera della commissione toponomastica è stata l’intitolazione dell’ex piazza stazione di Rometta Marea a Graziella Campagna, giovanissima vittima della mafia e simbolo sul territorio della lotta per la legalità. Emblematica e significativa anche l’intitolazione di una via ad Angelina Romano, bambina di appena 9 anni accusata ingiustamente di brigantaggio e fucilata nel 1862 per ordine del generale sabaudo Pietro Quintino.

“La nomina di una commissione toponomastica tutta al femminile è per me un importante obiettivo, uno tra i più importanti tra quelli che mi ero prefisso –ha dichiarato il sindaco Nicola Merlino- Per troppo tempo la storia è stata vista solo con gli occhi dei vincitori e per troppo tempo si sono ricordate solo figure maschili, spesso anche immeritevoli di tante menzioni. E’ giusto che adesso si dia una nuova visione della storia, una visione oggettiva e fedele. Per questo, e anche per dare un ulteriore strumento di partecipazione ai miei cittadini, la giunta ha deciso di spogliarsi delle competenze sulla toponomastica e di assegnarle ad un’apposita commissione”.

La commissione, ha poi aggiunto il primo cittadino, dovrà fornire “i giusti esempi di legalità e moralità” così da rendere chiara la direzione culturale intrapresa.