Ambiente

Raccolta differenziata, le proposte di RispettoMessina per i rifiuti in centro città

Prosegue l’attivazione della raccolta differenziata che adesso sta interessando il centro cittadino. L’avvio del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti nell’area del centro storico che è anche il centro nevralgico commerciale cittadino vedrà nei prossimi giorni la rimozione degli ultimi cassonetti per avviare il servizio.

RispettoMessina, gruppo di iniziativa civica, aveva avanzato delle perplessità riguardanti questa fase. Criticità per cui, data la sua particolare conformazione urbanistica e data la mancanza di spazi interni ed esterni agli isolati dove poter allocare i vari kit per la raccolta differenziata, ci saranno posizionati alla rinfusa sulle vie e strade di passaggio una selva di mastelli, contenitori e buste di spazzatura.

Creando così, spiegano, situazioni di disagio e di tensione, e, soprattutto, problemi di carattere igienico – sanitario, di cui qualcuno dovrà assumersene la responsabilità.

La proposta

Diversi incontri ufficiali sono stati l’occasione da parte della Federconsumatori, associazioni di amministratori di condominio e consiglieri circoscrizionali per avanzare delle proposte alternative a quelle che si stanno attuando.

In altri centri storici di altre città italiane hanno anche adottato soluzioni all’avanguardia per il sistema di raccolta differenziata. Dalle isole ecologiche interrate di Belluno, alle Domus ecologiche di alcune municipalità di Roma, alle citybin con badge di Mantova. Queste assicurano servizi senza alcun impatto ambientale, “sistemi che potrebbero essere progettati e realizzati con l’utilizzo dei fondi europei – scrive RispettoMessina – non significa ricerca di trattamenti privilegiati o di favoritismi, in quanto tale caratteristica particolare è tipica di tutti i centri storici della città”.

Lo sfogo verso l’amministrazione

Una situazione in cui si finirebbe per aggiungere, scrivono nel loro comunicato: “alla TARI più alta di tutte le città italiane, spese per rivolgersi a ditte private. Per un “servizio pubblico essenziale” che, per legge, dovrebbe essere assicurato dall’Amministrazione Comunale e dalla Società di gestione del settore.

Ma di fronte a questo atteggiamento di chiusura e di arroganza intendiamo lo stesso insistere in maniera propositiva. Ed invitiamo a guardare, una volta tanto, alle esperienze di altre città dove, a differenza della nostra realtà urbana, non solo è stato messo in atto il “ciclo integrato dei rifiuti”, con impianti di riuso e di riciclo di alta tecnologia, ed anche redditivi in termini economici, ma

Ma fare riferimento a ciò, data la nostra realtà, è come riferirsi ad un mondo alieno, e, quella che poteva essere una occasione per inserire elementi innovativi e moderni in un servizio pubblico delicato ed essenziale, sarà l’ennesima occasione sprecata per questa città e per chi la amministra”.