Sono gli amministratori a non avere la cultura della “differenziata”

La raccolta differenziata, poche e semplici regole, ma manca la coscienza civica degli amministratori locali, ignoranti delle norme europee a tutela dell’ambiente che ci circonda. Il problema è che serve una rieducazione della popolazione ad accogliere un diverso approccio alla sostenibilità che si tramuta in un risparmio verso il consumatore.
Le beffe quotidiane ormai non si contano neanche, per vergogna e ribrezzo ma, soprattutto per stanchezza non si ha più voglia di fare “raccolta differenziata”.
Purtroppo, le isole ecologiche non funzionano ed i cittadini, in parte corresponsabili per menefreghismo cronico, devono sopportarne i costi.
Nella zona di Camaro, centro cittadino del quartiere Gonzaga, è il caso di pochi mesi addietro, sono stati collocati i cassonetti “dedicati” ma paradossalmente per troppa efficienza subito asportati, per cui, chi è costretto a fare un paio di chilometri per gettare la plastica, alle dieci del mattino, viene persino sanzionato dai vigili perché “…i rifiuti si gettano dalle 18:30 alle 22:00!!”. Accade anche che taluno, dopo avere pagato regolarmente la famosa TARSU, è perseguito fino all’applicazione estrema del decreto ingiuntivo. Ed intanto si parla della tassa di 1,5 centesimi da applicare sulle bottiglie di plastica per incentivare l’acquisto di auto elettriche..?!
Poi c’è la strada che serpeggia la riviera di Messina nord che, popolandosi sproporzionatamente durante i mesi estivi, diventa una trincea, dalla quale, dal parcheggio selvaggio con auto in doppia fila, affiorano come torrette i cassonetti stracolmi che, in corrispondenza di ipermercati, lidi balneari ed esercizi commerciali, si tramutano in vere e proprie isole di rifiuti.
E mentre l’assessore all’ambiente Elvira Amata si preoccupa della propria immagine facendosi fotografare a Maregrosso con caschetto e guanti, il presidente dell’ATO3 Antonio Ruggeri, fedelissimo del Sindaco Buzzanca, è indagato per peculato d’uso!
Nell’imbarazzante silenzio degli amministratori, incapaci di gestire il territorio, Messina si distingue ancora una volta per l’ennesima vergogna sociale senza alcuna possibilità di sviluppo civico.L’impunità è divenuta ormai una filosofia nazionale e permette, a chi amministra, una gestione “‘a comu si ruspigghia ‘a matina”, strutturata su una dipendenza economica e sociale (sociale come protagonismo) in cui si è persa quella coscienza morale, ammantata dal capitalismo, in dispregio del “popolo sovrano” ingannato dall’autarchia! E Sofocle lungimirante ci dedicò un pensiero …
« Non nascere, ecco la cosa migliore, e se si nasce, tornare presto là da dove si è giunti. Quando passa la giovinezza con le sue lievi follie, quale pena mai manca? Invidie, lotte, battaglie, contese, sangue, e infine, spregiata e odiosa a tutti, la vecchiaia ».
Non rassegnazione ma vergogna mediatica… per sensibilizzare un drastico cambiamento di mentalità.