Differenziata. Task force e controlli a tappeto tra gli operatori commerciali

Differenziata. Task force e controlli a tappeto tra gli operatori commerciali

Danila La Torre

Differenziata. Task force e controlli a tappeto tra gli operatori commerciali

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domenica 23 Settembre 2018 - 06:07

Su indicazione del presidente di MessinaServizi Lombardo, il direttore generale Iacomelli ha costituito un gruppo di lavoro incaricato di passare al setaccio le 500 utenze commerciali registrate, verificando chi differenzia davvero

MESSINA. Incrementare la raccolta differenziata è l’imperativo categorico di Messinaservizi. Sia perché lo impone la normativa regionale, sia perché lo richiede il buon senso, per adeguare Messina a quei canoni di civiltà ancora troppo lontani.

Entro l’1.ottobre la raccolta differenziata dovrà raggiungere quota 30%, mentre entro il 31 luglio 2019 la soglia da raggiungere sarà il 65%. Gli obiettivi sembrano irraggiungibili, visto anche il poco tempo a disposizione, ma dalla nuova sede di via Gagini i vertici di MessinaSevizi Bene Comune non disperano e hanno adottato le prime misure per provare a dare una svolta alla raccolta differenziata in città.

SITUAZIONE DI PARTENZA

Se non fosse per le isole ecologiche, la raccolta differenziata sarebbe all’anno zero” era stato poco più di un mese fa il grido d’allarme del presidente del CdA Giuseppe Lombardo (VEDI QUI).

Le utenze private registrate alle isole ecologiche sono circa 33mila su un totale di circa 100mila. Solo 500 su 10mila le utenze commerciali che hanno aderito, in teoria ma non tutte concretamente, al sistema della raccolta differenziata, tramite il porta a porta o consegnando il materiale presso le isole ecologiche.

Pochi giorni dopo il suo insediamento, il nuovo Cda della MessinaServizi si è infatti reso conto che molte di queste attività commerciali usufruiscono degli sconti della Tari senza in realtà differenziare davvero. Sono quindi iniziati i controlli a tappeto e sono iniziate a fioccare le multe nei confronti di quegli operatori commerciali che lasciano grandi sacchi dell’indifferenziata davanti alle proprie saracinesche. Il caso più eclatante quello del McDonald’s di Piazza Cairoli (VEDI QUI).

I controlli per scovare chi non rispetta le regole del sistema di raccolta differenziata sono diventati sempre più capillari ed incisivi grazie alla costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc.

LA TASK FORCE DI MESSINASERVIZI

Lo scorso 5 settembre, infatti, il presidente Lombardo – richiamando l’ordinanza sindacale firmata nell’agosto 2016 dall’allora sindaco Renato Accorinti – ha emanato un atto di indirizzo chiedendo al direttore generale di MessinaServizi, Aldo Iacomelli di iniziare un’azione di verifica tra gli operatori commerciali registrati e destinatari di sconti sulla tassa rifiuti, al fine di capire chi fa davvero la differenziata.

In virtù dell’ordinanza comunale del 2016, infatti, «è fatto divieto assoluto alle attività commerciali a conferire i rifiuti presso i punti di raccolta (cassonetti) stradali, essendo gli stessi obbligati a procedere con immediatezza allo smaltimento in modo differenziato dei rifiuti prodotti, anche autonomamente, con soggetti autorizzati». L’ordinanza affidava inoltre al gestore del servizio di raccolta comunale il compito di attivare il servizio “porta a Porta” commerciale in tutto il territorio comunale, ma le disposizioni dell’ordinanza sono spesso rimaste sulla carte, perché nessuno ha mai controllato se venissero rispettate.

Il 7 settembre, Iacomelli – dando seguito all’atto di indirizzo di Lombardo – ha firmato un ordine di servizio, evidenziando la necessità di costituire un gruppo di lavoro incaricato di passare al setaccio le 500 utenze registrate, per capire se e come effettuano la raccolta differenziata .

«Il gruppo di lavoro, coordinato dall’ing. Lisi – si legge testualmente – dovrà procedere alla verifica, mediante sopralluogo di nostri addetti e somministrazione di questionario, delle reali condizioni in cui le circa 500 utenze commerciali che hanno aderito a progetto di raccolta differenziata beneficiando di un sconto Tari svolgono la raccolta differenziata, con quale efficienza e quali risultati in termini di materiali raccolti separatamente».

La task force dovrà inoltre verificare se per i rifiuti speciali, non conferibili nei rifiuti urbani, gli operatori commerciali dispongono di un regolare contratto di conferimento e smaltimento con ditta autorizzata. Nell’ordine di servizio, il direttore generale di MessinaSevizi ricorda inoltre l’immediato ampliamento del servizio porta a porta per ulteriori 1500 nuove utenze commerciali, prevalentemente del settore ristorazione, per intercettare in modo massiccio soprattutto carta e cartone, vetro e frazione organica.

Il presidente Lombardo spiega che far rispettare l’ordinanza del 2016 significa favorire l’incremento della raccolta differenziata e agevolare il raggiungimento delle soglie fissate dalla Regione. «Quando siamo arrivati – dice – ci siamo resi conto di essere all’anno zero, ma stiamo lavorando giorno e notte, con tutta la dedizione possibile, per imprimere la svolta necessaria».

Danila La Torre

Un commento

  1. Ma quale anno zero se i mezzi per la differenziata e le macchine per la lavorazione della plastica e della carta le avete trovate belle e pronte. Tutto all’anno zero, come in ATM. Voi non avete idea di cosa vi fosse prima. Fate parlare i risultati per voi. Grazie

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