Furnari, la minoranza consiliare: “L’impianto alimentato a biomasse è una sciagura”

Nei giorni scorsi, in vista della conferenza dei servizi del 5 giugno, convocata per esaminare l’istanza presentata dalla Comet per la realizzazione di un impianto alimentato a biomasse a Furnari, il sindaco Mario Foti aveva annunciato di voler dare spazio alla voce dei cittadini, fissando per il 30 maggio una seduta consiliare aperta (vedi articolo allegato)

Sull’argomento riceviamo, e pubblichiamo, il documento del Gruppo consiliare di minoranza che si dichiara contrario all’impianto, annuncia una raccolta firme e lancia una frecciatina allo stesso sindaco, definendolo “Ponzio Pilato”.

Il Gruppo Consiliare di Minoranza del Comune di Furnari è determinato a portare avanti tutte le iniziative atte a scongiurare il pericolo della costruzione di un impianto di cogenerazione alimentato a biomasse.

Invitiamo sin da subito tutta la cittadinanza, indipendentemente dagli schieramenti politici, a fare fronte comune contro questa sciagurata iniziativa e di presentarsi numerosi il giorno in cui verrà trattato l’argomento in consiglio comunale che si terrà ad adunanza aperta.

I cittadini di Furnari hanno già pagato, e continuano a pagare, un prezzo altissimo per la presenza nelle vicinanze del centro abitato della discarica di rifiuti del comune di Mazzarrà S. Andrea.

Diciamo No ad altre emissioni atmosferiche no ad altri "inceneritori".

Ci straniscono le ambigue dichiarazioni dell’attuale Sindaco che, anziché dichiarare la propria posizione, si appella al giudizio della gente, assumendo quindi un atteggiamento da "Ponzio Pilato". Da lui ci saremmo aspettati una forte presa di posizione contro questa iniziativa.
Nonostante ciò, siamo certi e fiduciosi che otterremo l’appoggio di tutte le forze del paese per debellare insieme il problema.

La nostra idea per lo sviluppo delle colline è ben diversa. Riteniamo che le nostre straordinarie contrade Condurso, Frassini, e Marraffino possano e debbano rappresentare un’occasione di sviluppo compatibile con la creazione di percorsi naturalistici e con un centro espositivo non invasivo che diventi una vetrina per i prodotti locali (vino, olio e caseario).
Uno spazio dove le famiglie possano godere di un panorama mozzafiato e di una natura incontaminata… altro che "inceneritori" che danneggerebbero irrimediabilmente quest’auspicato sviluppo.

Da oggi partiremo con la raccolta firme e con iniziative condivise per sensibilizzare la cittadinanza.

Concludiamo portandoo a conoscenza della cittadinanza che, l’art. 2 del Decreto legislativo 3 marzo 2011 n. 28, definisce la BIOMASSA oltre che il residuo di origine biologica proveniente dall'agricoltura…. anche come la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani.