Paradossi in salsa messinese. Mezzi di Messinambiente in fila davanti ad un distributore chiuso

Nelle città normali, il servizio di raccolta dei rifiuti non fa notizia. A Messina bisogna pregare ogni giorno perché venga svolto. Ed ogni giorno è un continuo inseguire di richieste e finanziamenti per pagare gli stipendi dei lavoratori e i fornitori che diano il carburante.

Ed anche quando l’emergenza sembrerebbe momentaneamente scongiurata, ecco che vien fuori un nuovo problema, paradossale più che mai. La denuncia è della Funzione Pubblica della Cgil: “Stanotte la raccolta dei rifiuti non è stata svolta interamente poiché il rifornimento indicato dall’Ato 3 osservava il turno di chiusura settimanale. E’ ridicolo, siamo alla farsa – commentano il segretario generale, Clara Crocé e il segretario di settore, Carmelo Pino. Il commissario Croce provveda al più presto a convocare le organizzazioni sindacali. La situazione a Messinambiente è esplosiva: raccolta ferma e lavoratori senza stipendio”.

Il turno delle 4 del mattino ha potuto effettuare la raccolta solo per un paio d’ore, fin quando non è terminato il gasolio. Poi, tutti in fila davanti a un distributore chiuso. In mattinata, gli autocompattatori di Messinambiente si stanno spostando verso la cortina del Porto, per effettuare il rifornimento in un altro distributore.

Anche quest’altra incredibile vicenda, dunque, va verso la soluzione. Ma il problema rimarrà per i prossimi giorni, fin quando Messinambiente non riceverà i dovuti finanziamenti per pagare lavoratori e fornitori. Lo conferma anche il commissario di Messinambiente, Armando Di Maria: “Dopo quattro ore di fila, ci stiamo spostando in un altro distributore, dove si dovrà valutare la quantità di gasolio che potranno fornirci. Il carburante non serve solo per effettuare la raccolta materiale ma anche per il conferimento in discarica. Per il momento la raccolta dei rifiuti è garantita solo per oggi, viviamo alla giornata”. Domani è un altro giorno. Si spera migliore, si teme il peggio. (Marco Ipsale)