Guerra dei tir, Ferlisi: “Non consentiremo a Caronte-Tourist d’infangarci”

“Infangare il corpo dei vigili urbani, oltre ad essere intollerabile, è pericoloso, perché si apre la strada ad un precedente. Se gli armatori si permettono di offendere la credibilità della polizia municipale, qualunque cittadino penserà che in fondo si può dare tutto nei confronti di questi uomini in divisa che operano per la sicurezza della città”. Le parole del comandante dei vigili urbani Calogero Ferlisi sono di rabbia e di amarezza e rappresentano il segnale che quanti pensavano che gli scontri estivi tra giunta Accorinti e gruppo Franza appartenessero al passato, si sono sbagliati.

Ancora una volta la guerra dei tir si gioca sui numeri.

Ad agosto le due invasature di Tremestieri sono entrate a pieno regime dopo oltre 3 anni d’insabbiamento di un attracco, ed in teoria quel molo è in grado di smaltire, così si è sempre detto, oltre il 90% del traffico pesante, salvo emergenze meteo. Da quasi due mesi quindi le deroghe (nel frattempo passate di mano dal caposcalo di Tremestieri al Comando dei vigili urbani) dovrebbero essere superflue. Dal 30 settembre inoltre non è più in vigore l’ordinanza anti-tir ter, che prevedeva due finestre diurne per il transito del gommato nelle vie del centro.

Il 24 settembre infine la società Caronte-Tourist ha ritirato il primo ricorso relativo alla prima ordinanza anti-tir. In linea di principio quindi non dovrebbero esserci più camion in circolazione diretti agli imbarcaderi. Di fatto non è stato così, perché da agosto sono stati più di mille. Il comandante Ferlisi a settembre, nell’inviare il primo report al sindaco sui dati relativi ai camion che, nonostante le favorevoli condizioni meteo e il regolare funzionamento di Tremestieri, continuavano ad utilizzare la Rada San Francesco, ha ricordato come l’art. 47 del Codice di navigazione preveda che debbano essere rispettate le regole fissate dalle concessioni e l’art. 48 preveda che in caso di violazione di quelle clausole si possa procedere, dopo diffida, alla revoca della concessione da parte dell’Ente interessato, ovvero l’Autorità portuale. La concessione per la Rada San Francesco è vincolata ai soli mezzi leggeri, tranne nei casi di particolare emergenza. Dalla consegna delle due invasature, a prescindere dal fatto che non c’è stata neanche una giornata di burrasca, i tir hanno invece continuato ad utilizzare la Rada San Francesco, nonostante i ripetuti inviti del sindaco che ha anche sollecitato il collega di Villa San Giovanni Rocco La Valle a richiedere il rispetto delle regole anche dall’altra parte dello Stretto.

Niente da fare, persino la lettera di Accorinti all’Autorità portuale, nella quale si chiedeva il rispetto degli art.47 e 48 del codice di navigazione e quindi controlli nei confronti della Caronte Tourist, non è servita a nulla: martedì hanno utilizzato la Rada San Francesco 82 tir, dalle 18 alle 6 del mattino, nonostante il bel tempo e le ottime condizioni di Tremestieri.

“Il direttore generale della società, Famiani sostiene che non è vero che sono transitati 82 camion- dichiara Ferlisi- Ed in effetti ha ragione perché ne abbiamo verbalizzati 83, ed anzi i camionisti stranieri hanno pagato la multa sul posto. Quel che ci preoccupa è come sia possibile che una società non sappia quanti camion imbarca sulle sue navi. Non consentiremo a nessuno di mettere in dubbio la credibilità di quanti, con sacrificio ed in divisa operano per la sicurezza dei cittadini. Nessuno si può permettere di offendere un corpo di polizia che esiste da due secoli e che per vigilare sulla sicurezza dei messinesi è stato anche sottratto ad altri servizi. Se i Franza ritengono che sia giuridicamente percorribile la via del ricorso facciano pure, ne hanno fatti 10 ricorsi, ne facciano 11, 12. Siamo qui. Quel che non potremmo mai perdonarci è anche solo una persona venga investita da uno di questi mezzi pesanti che non rispettano le regole”.

Tra Ferlisi ed Accorinti è riscoppiata la pace a distanza di quasi un anno da quella prima ordinanza anti-tir che fu in parte vanificata dai fatti. Le deroghe a Tremestieri infatti furono sottratte alla gestione della polizia municipale ed affidate al caposcalo del Terminal, nonostante le proteste del comandante che già immaginava come sarebbe andata a finire…

“Mi chiedo come possa non sapere una società quanti mezzi imbarca- ironizza il sindaco- Anche perché presumiamo che paghino il biglietto”.

Per la verità quella sui numeri è una guerra già vissuta in estate, quando la società sosteneva che la media dei tir al molo Norimberga era di 40 al giorno, mentre i dati dell’Autorità portuale e della Capitaneria segnalavano oltre 60.

La patata bollente adesso è in mano all’Autorità portuale, che ha autorizzato la concessione per la Rada San Francesco e cui spetta quindi la vigilanza sul rispetto delle norme. Dopo una diffida, qualora dovessero continuare a sbarcare (o imbarcarsi mezzi pesanti) è prevista la revoca della concessione. Se l’Authority non dovesse far nulla, allora finirebbe con l’incorrere nell’omissione di atti d’ufficio, come spiegato in conferenza stampa.

A fornire finora parte dell’alibi al traghettamento del gommato in violazione alle norme, è stato il fatto che a Villa San Giovanni non c’è adeguata segnaletica, nonostante le ripetute sollecitazioni al sindaco La Valle.

“C’è di più-prosegue Ferlisi- Noi abbiamo mandato gli operai per installare la nuova segnaletica, ma i vigili urbani di Villa San Giovanni hanno loro impedito di lavorare, questo Accorinti non lo può dire, ma io sì. Ci fanno ostruzionismo”.

Un dato è certo, le verbalizzazioni continueranno ogni notte, nonostante il direttore Famiani non sappia quanti camion utilizzino Caronte-Tourist.

“Noi però non facciamo discriminazioni- ha concluso Accorinti- Pertanto non concederemo la deroga notturna per il gommato a Bluferries perchè equivarrebbe ad una discriminazione nei confronti di Caronte-Tourist. Nel contempo non possiamo consentire che sbarchino tir alla Rada proprio per lo stesso principio. E dirò di più, non discriminiamo mezzi pesanti e mezzi leggeri, dal momento che siamo gli unici ad aver messo a pieno regime l’autovelox. Nessuno ci può dire che ce l’abbiamo con i tir, perché multiamo chi non rispetta le regole, indipendentemente dal mezzo che usa”.

Rosaria Brancato