Tirreno

Raffineria di Milazzo, lavoratori dell’indotto in protesta. FOTO e VIDEO

Nuova tempesta per la raffineria di Milazzo, che torna sotto i riflettori nelle ultime ore a causa del sit-in di protesta dei lavoratori che da questa mattina presidiano i cancelli. A scatenare la protesta pacifica il mancato pagamento degli stipendi ad alcuni dipendenti e l’incertezza sul mantenimento dei posti di lavoro degli operai della Sicem, recentemente uscita dall’indotto.

Si chiedono certezze sul pagamento degli stipendi e, soprattutto, la preservazione dei posti di lavoro. Al riguardo si è già auspicato un incontro con i vertici della raffineria, affinché sia possibile avviare un dialogo che porti ad una via risolutiva della questione.

Le dichiarazioni della Cisl

Sulla questione è intervenuto il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi: «Eravamo coscienti del fatto che la questione dei lavoratori della Sicem avrebbe preso una piega di conflittualità. La raffineria aveva provveduto ad anticipare i salari per alcuni lavoratori, ma non per tutti. Si tratta di lavoratori allo stemo, con cinque mensilità di retribuzioni non percepite. Mi auguro che la mobilitazione di questa mattina possa far alzare il livello di responsabilità di tutti».

Alibrandi ha quindi auspicato un rientro al lavoro dei dipendenti della Sicem, ma è stata affrontata anche la questione della transizione ecologica che da mesi risulta al centro del dibattito: «È necessario avere chiarezza sulla roadmap -ha dichiarato- ovvero come si intende affrontare la transizione e con quali investimenti. Serve chiarezza da parte di tutti: dalla raffineria, dalle imprese e dalla politica regionale e nazionale. Come sigla sindacale siamo disponibili a fare fronte comune e ad accompagnare la transizione».