Ruba una campana di 100kg, ma i carabinieri lo sorprendono e traggono in salvo “l’antico vaso”

L’antico vaso doveva essere portato in salvo”.

Recita così una nota pubblicità nazionale e, almeno in apparenza, sembra che la vicenda che questa mattina ha visto protagonista una piccola chiesa di Milazzo si sia ispirata proprio a quei 30 secondi di spot.

In realtà l’oggetto della trama non è un vaso, bensì un’antica campana di bronzo del peso di 100 kg.

Antonio Todaro non aveva nessuna intenzione di portarla in salvo, anzi, il suo fine era esattamente opposto: staccarla dal campanile e rubarla.

Ha approfittato della quiete della prima mattinata, confidando che di quella chiesetta ormai in disuso non si interessasse nessuno, si è intrufolato ed ha raggiunto la parte alta del campanile.

Nella sua ascesa, però, è stato tradito dai rumori. Ai vicini, infatti, deve esser parso sospetto vedere luci traballanti e sentire scricchiolii anomali. Così, senza perdere un attimo di tempo, hanno allertato i carabinieri della zona.

L’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Milazzo ed i militari della Stazione Carabinieri di San Filippo del Mela, non appena hanno ricevuto la segnalazione, si sono fiondati alla ricerca della verità.

Forse non si aspettavano uno scenario del genere, eppure, una volta in cima al campanile, hanno scoperto l’arcano mistero: un uomo, sulla quarantina, stava trascinando via una campana.

Bloccarlo è stato semplice, identificarlo pure, considerando che Antonio Todaro, 42enne nato a Messina ma residente a Santa Marina Salina, era già conosciuto tra le Forze dell’ordine.

Più complicato, forse, capire perché stesse rubando proprio una campana di 100 kg.

Ma, come rammentano i 30 secondi di spot, questo non importa. L’importante è che “l’antico vaso sia stato portato in salvo”.

Twitter @VCrocitti