Indagini sulle rapine di Messina e Vulcano: bottino da 100.000 euro

Polizia e Carabinieri al lavoro per individuare gli autori delle due rapine compiute ieri a Messina e Vulcano che hanno fruttato complessivamente ben 100.000 euro.
Il colpo grosso lo ha realizzato un malvivente che ha portato via 92.000 euro dall’agenzia del Banco Popolare Siciliano sul viale Annunziata. Scene da film ,invece, per la rapina realizzata all’ufficio postale di Vulcano che ha fruttato 8000 euro. In questo caso i due rapinatori sono fuggiti su un gommone che, nonostante le ricerche, non è stato più trovato.
Fulmineo il colpo messo a segno all’Annunziata dove i banditi erano entrati in azione la notte precedente, segando le sbarre di una finestra. Alle 14,30 durante la chiusura pomeridiana, il malvivente ha spostato le sbarre, ha aperto la finestra ed è entrato in banca. Con il volto coperto ed impugnando una pistola si è diretto verso la direttrice ed un impiegato che si sono rinchiusi all’interno di un ufficio. L’uomo non ha incontrato nessuna difficoltà nell’impossessarsi dell’ingente somma di denaro che l’impiegato stava inserendo nel bancomat. Impossessatosi dei 92.000 euro il rapinatore è fuggito nuovamente dalla finestra facendo perdere le proprie tracce. Sul posto sono intervenuti gli uomini della Squadra Mobile che in queste ore stanno visionando le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza dell’istituto di credito.
Certamente più spettacolare la rapina all’ufficio postale di Vulcano Porto. Una persona ha costretto l’unica impiegata a consegnare 8000 euro sotto la minaccia di una pistola. L’uomo, insieme con un complice che lo attendeva all’esterno, è fuggito a gambe levate raggiungendo il porto dove li attendeva un gommone con il quale sono fuggiti in direzione di Lipari. Per tutto il giorno i Carabinieri hanno setacciato l’arcipelago eoliano ed il braccio di mare che separa le Eolie dalla costa messinese ma senza alcun risultato.