Presi i responsabili di colpi messi a segno tra Villafranca e Milazzo, due arresti

Quella rapina alla tabaccheria di Milazzo, lo scorso gennaio, aveva fruttato a lui ed ai suoi due complici ben 4mila euro. E questo nonostante lui stesso non potesse allontanarsi dalla sua abitazione in quanto ai domiciliari per un altro colpo messo a segno in una farmacia.
Insomma, anche quella volta pensava di farla franca il giovane Vittorio Smiroldo, 24enne messinese, che adesso dovrà rispondere di rapina aggravata ed evasione.
Dopo un anno di indagini, i poliziotti del Commissariato di Milazzo hanno definitivamente chiuso il cerchio attorno al ragazzo, incastrato principalmente dalle immagini di videosorveglianza installati nelle vicinanze della tabaccheria che aveva immortalato tutte le fasi del colpo.
Utili anche le testimonianze di chi aveva assistito alla scena, nonché alle varie perquisizioni nella casa del giovane in cui erano stati ritrovati proprio gli stessi vestiti nonché l’arma, una pistola giocattolo con tappo rosso, utilizzati per rapinare il tabacchi.
A firmare l’ordinanza è stato il Gip del Tribunale di Barcellona, Rosaria D’Addea, su richiesta del Sostituto Procuratore, Federica Pajola.

Si chiude il cerchio anche per un altro colpo messo a segno lo scorso novembre in una cartoleria di Villafranca. Quella volta, il giovane Carmelo Ferro, messinese di 28 anni, si era portato via 200 euro, lasciando però che le sue impronte rimanessero impresse sul registratore di cassa.
E sono state proprio queste a metterlo nei guai. Difatti, poiché lui stesso aveva precedenti, ai carabinieri del RIS è bastato un confronto per avere il quadro preciso della situazione. Anche per Ferro si sono aperte le porte del carcere di Gazzi ma il suo legale di fiducia, l’avvocato Domenico Andrè, ha già annunciato istanza di scarcerazione al Tribunale del Riesame.