Teatro dei due Mari, in scena a Tindari la Medea e il Ciclope

Il mito archetipo del Ciclope e la modernissima ma ancora oggi "scandalosa" figura di Medea sono i protagonisti dell'appuntamento 2017 col Teatro dei Due Mari, il festival del dramma antico diretto da Filippo Amoroso, che tra maggio, giugno e agosto animerà le serate del teatro greco di Tindari. Sullo sfondo, il tema dell'accoglienza degli stranieri venuti dal mare, affrontato nel suo aspetto più drammatico che in quello comico.

La Medea è quella, già rodata, di Walter Pagliaro, realizzata in collaborazione con il settantesmo ciclo di spettacoli classici del palladiano teatro Olimpico di Vicenza, dove sarà rappresentata dal 13 al 15 ottobre. Ad interpretare la straniera per eccellenza di Seneca, strappata dal proprio marito e esiliata in casa sua perché “irrimediabilmente diversa” e per pure ragioni economiche, egoistiche e maschiliste, sarà Micaela Esdra.

Pagliaro, pur non tralasciando questi aspetti, mette in scena principalmente il dramma della diversità, della migrazione.

L'accento tragico del Ciclope è invece messo in scena da Angelo Campolo, che rivisita in chiave moderna il dramma satiresco di Euripide tratto dall'Odissea: il “grande occhio” del gigante, incapace di guardare oltre se stesso, si spegne nel grido “Nessuno mi ha accecato!, la consapevolezza tragica di chi va incontro a un destino già scritto, quello che aspetta tutte le società che resteranno cieche all'accoglienza.

Impreziosito dalle musiche originali di Marco Betta eseguite dal vivo, lo spettacolo è realizzato in collaborazione con il Ravenna Festival e sarà rappresentato nel porto di Classe (Ra) il 7 e l’8 luglio. Per info e calendario degli spettacoli, che si alternerarro a partire dal 24 maggio e fino al 4 giugno, è possibile consultare il sito del festival "Teatro dei due mari".