Croce mette mani al decentramento e taglia il numero dei consiglieri di quartiere

La crisi non risparmia nessuno. Neanche le circoscrizioni, che vedranno ridotte il numero dei loro componenti . La proposta è del commissario straordinario Luigi Croce, che ha approvato con i poteri della giunta alcune modifiche ed integrazioni al Regolamento per il decentramento stilato dall’ex assessore al ramo, Franco Mondello, durante l’amministrazione Buzzanca. L’atto, che dovrà essere approvato dal Consiglio comunale, previo parere obbligatorio ma non vincolante delle sei circoscrizioni, ha una finalità ben precisa: ridurre la spesa . Secondo la delibera predisposta dal reggente di Palazzo Zanca, il numero dei consiglieri scenderebbe dagli attuali 18 a 8 per ogni Circoscrizione, con un taglio netto di 60 consiglieri, dei loro gettoni di presenza e soprattutto degli oneri riflessi a carico del Comune.

Sulla modifica della composizione dei consigli circoscrizionali, ma più in generale sul ruolo del decentramento amministrativo, interviene con una nota anche il Partito Democratico, che considera «un passaggio obbligato, per il governo di una grande città, valorizzare questa forma importantissima di democrazia partecipata, al fine di rendere più efficiente ed efficace l’azione amministrativa sul territorio».

«Per fare ciò – si legge nel comunicato firmato dai consiglieri circoscrizionali del Pd – bisogna attuare la parte più importante del regolamento sul decentramento (capo III e IV del regolamento), quella che prevede l’istituzione degli uffici tecnici ed amministrativi a disposizione del Consiglio, posti a capo di un dirigente responsabile, che assicurano la correttezza e la perfezione formale delle delibere al fine della loro messa in immediata esecuzione, e quindi l’istituzione dei Settori territoriali del decentramento. Diversamente, qualsiasi proposta di riforma o rimodulazione, non può che trovarci contrari e pronti a valutare anche l’eventuale eliminazione degli organi di decentramento».

Il Pd si dice intenzionato a «consegnare una proposta costruttiva in grado di rivitalizzare i quartieri e di riaffermare la Politica nelle Circoscrizioni, volta a rilanciare la partecipazione dei cittadini e a fornire servizi più aderenti ai loro bisogni, con l'istituzione di vere e proprie Municipalità. Ogni proposta o disposizione contraria a tale spirito non solo, lo ribadiamo, svuota la Circoscrizione delle sue funzioni, creando confusione di ruoli, ma allontana i cittadini dalle Istituzioni, e alimenta ingiustamente nell’opinione pubblica che le Circoscrizioni sono un appesantimento dell’apparato burocratico».