Bocciata la Giunta Accorinti: quando destra e sinistra sono d’accordo nonostante la distanza ideologica

«Ma cos'è la destra cos'è la sinistra… » cantava nel 1994 Giorgio Gaber col suo modo volutamente strampalato ed i suoi testi tanto ironici quanto profondi. E, in riva allo Stretto, la questione si è riproposta in questi ultimi giorni, caratterizzati dalle roventi polemiche sulla nomina da parte del sindaco Renato Accorinti di Elio Conto Nibali ad assessore della sua giunta. Il promotore finanziario e fondatore dell’associazione “Indietrononsitorna”, con un passato nel Fuan, alla fine ha deciso di rinunciare all’incarico, ma il caso esploso prima dell’epifania ed andato avanti per quasi una settimana ha generato una crescente insoddisfazione nei confronti dell’esecutivo di Palazzo Zanca, tanto a destra quanto a sinistra. La prospettiva dalla quale si guarda è diametralmente opposta , ma le motivazioni del malcontento paradossalmente convergono e ciò che sorprende è che la conclusione alla quale arrivano il Circolo “P.Impastato” – Rifondazione Comunista Messina e la Federazione Nuova Destra è identica: entrambi, infatti, bocciano l’amministrazione Accorinti.

QUI RIFONDAZIONE COMUNISTA

Partendo dall’indicazione del sindaco di Elio Conti Nibali quale assessore designato a subentrare al dimissionario Filippo Cucinotta, il Circolo “P.Impastato” – Rifondazione Comunista Messina parla di «scelta inopportuna sia nel merito che nel metodo» e punta il dito contro la Giunta che, come per il piano di riequilibrio, «ha letteralmente calato dall’alto la sua scelta, senza ascoltare le istanze sia del movimento Cambiamo Messina dal basso sia di altri soggetti sociali e politici che hanno contribuito ad eleggere l’attuale amministrazione e che aspettavano, invano, un cambio di passo e una caratterizzazione politica progressista ed innovativa della Giunt.

«L’amministrazione – continua Rifondazione Comunistaassume sempre di più un profilo politico già vissuto, attenta a non spezzare equilibri innaturali che garantiscono la governabilità. Come nelle larghe intese governano tutti e nessuno, stando sempre attenti a non pestarsi i piedi e assumendo una forma sempre più renziana e sempre meno “rivoluzionaria”. Così facendo il cambiamento, tanto auspicato, è sempre più lontano, non solo in termini di atti concreti (politiche sui migranti, servizi sociali, autorità portuale, ecc.) ma anche nel metodo.

Il Prc sostiene inoltre che il metodo scelto dall’amministrazione per il confronto è inadeguato e insufficiente. La “sentenza” definitiva è la seguente: «Per noi il bilancio complessivo sull’amministrazione assume un carattere prevalentemente negativo» .

Il Circolo “P.Impastato” denuncia infine la «chiara svolta a destra», che finisce per aumentare « le distanze con i tanto sbandierati “ultimi” e con quel blocco sociale e politico» che ha sostenuto l’amministrazione.

QUI FEDERAZIONE NUOVA DESTRA

Se il Prc lamenta la svolta a destra della giunta Accorinti , la Federazione Nuova Destra si chiede allarmata se dietro questa vi sia « un movimento esclusivamente Anarchico e Cattocomunista. Se le cose stanno così – si legge in un comunicato firmato dal portavoce Francesco Tianoè stato tradito quell’elettorato trasversale, che in quel particolare momento ha creduto nella svolta, nel progetto apartitico (slegato dalle ideologia di parte) e finalizzato esclusivamente al bene comune ed al territorio messinese».

La reciproca diffidenza e differenza di natura ideologica non impedisce però ai due partiti di trovarsi d’accorso sul giudizio finale che danno a questa amministrazione.

Anche la Federazione Nuova Destra lamenta infatti una mancata condivisione delle scelte da parte dell’amministrazione Accorinti.

«I colori, le credenze e le bandiere – scrive Tiano – hanno caratterizzato questi due anni di attività politico amministrativa, con la conseguenza che è stata occlusa ogni possibilità di crescita, rendendo difficile ogni cambiamento. Un esempio lampante è rappresentato dall’Isola Pedonale, che andava concordata o trasformata e non totalmente eliminata. Per non parlare della Pista Ciclabile, che è servita soltanto a soddisfare le esigenze di una piccola cerchia di sostenitori e nella realtà si è dimostrata una scelta impopolare ed inadeguata».

Per la Federazione Nuova Destra non c’è stata «trasparenza riguardo le scelte di politica economica e quelle legate alla spesa, che in alcuni casi si sono dimostrate improduttive, svantaggiose e fallimentari, come l’acquisto dei mezzi di trasporto, l’idea di trarre mutui trentennali per sanare parte dei debiti ed immettere liquidità nelle casse comunali, sostenere l’attracco di Tremestieri pur sapendo che le correnti continueranno ad imporsi sulla struttura vanificando ogni opera di ripristino».

Esattamente come il Circolo “P.Impastato” PRC, la Federazione Nuova Destra boccia l’amministrazione Accorinti, ed in particolare sui «contributi comunali, sia in termini di costo che in quelli legati prettamente ai servizi; sulle politiche culturali; sull’utilizzo del patrimonio comunale: sulle scelte di politica sociale e quelle legate alla popolazione bisognosa. «Abbiamo assistito alla volontà di accogliere profughi ed immigrati, con mezzi e strutture fatiscenti ed inadeguati – si legge ancora nel comunicato- per poi abbandonarli a se stessi o ritenere altre Istituzioni responsabili di questa scellerata scelta. Condividiamo la fratellanza e l’amore per il prossimo, ma non possiamo esercitarci in mansioni e accoglienze, che richiedono uomini, mezzi, strutture ed economie che noi non possediamo».

Il portavoce Tiano manifesta perplessità anche in merito al metodo adottato per la designazioni dei componenti della giunta: «credevamo che il Sindaco Renato Accorinti, privilegiasse, nella scelta degli assessori, uomini che avessero chiaro il significato di servizio rispetto a quello dell’appartenenza a gruppi politici e professionalmente motivati».

Distanti nella storia e nella visione del mondo , destra e sinistra messinese esprimono una sintonia di pensiero sulla giunta Accorinti.

E forse aveva proprio ragione Gaber: «l'ideologia, l'ideologia malgrado tutto credo ancora che ci sia; è la passione, l'ossessione della tua diversità che al momento dove è andata non si sa dove non si sa, dove non si sa».

Danila La Torre