Navarra e Cupaiuolo soddisfatti per il risultato, Dugo un po’ meno. Ora il secondo “round”

Cellulari staccati o squilli a vuoto. Contattare i cinque candidati a rettore dopo la conclusione dello spoglio e qualche ora lasciata per metabolizzare il risultato uscito dalle urne è sta una vera impresa. Gli unici rintraccaiati al primo tentativo sono stati la professoressa Adriana Ferlazzo ed il professore Antonio Romano Tassone, vale a dire i due candidati che hanno ottenuto il minor numero di preferenze e che, di fatto, sono ormai fuori dai giochi. Impegnati in lunghe riunioni, durate sino alla sera, gli altri tre candidati, vale a dire i professori Pietro Navarra, Giacomo Dugo e Giovanni Cupaiuolo, già proiettati alla seconda votazione, che si terrà lunedì prossimo.

I giorni che separano dalla seconda votazione sono pochi ed i tre candidati sanno perfettamente che non c’è tempo da perdere per tentare di arrivare alla meta di questo percorso elettorale: essere eletti rettore dell’Università di Messina. Leggermente diversi gli stati di animi con cui Navarra, Dugo e Cupaiuolo si apprestano ad affrontare il secondo “round”. Abbiamo ascoltato tutti e cinque i candidati, per un commento dopo questa prima votazione e per conoscere le prossime mosse in vista della seconda votazione

D. Soddisfatto o deluso dopo l’esito di questa prima votazione?

NAVARRA: “Sono molto soddisfatto del risultato conseguito. Sapevo di potere contare sull’affetto e sul sostegno convinto di un largo numero di colleghi e studenti. Sono, inoltre, particolarmente grato agli amici del personale tecnico amministrativo per l’ampio consenso che hanno voluto darmi. Votandomi hanno colto l’importanza che il mio programma assegna al loro imprescindibile ruolo per il futuro del nostro Ateneo. Avere ricevuto un sostegno così numeroso, a fronte della presenza di altri quattro candidati, costituisce una base solida per affrontare con maggiore sicurezza il secondo turno della competizione elettorale”.

DUGO: “Continuo questo cammino convinto di poter vincere, nei limiti del possibile. Speravo di ottenere qualcosa di più, ma considerato che sono partito in ritardo rispetto agli altri è un buoni risultato, da cui intendo ripartire per affrontare la seconda votazione

CUPAIUOLO: “Sono molto soddisfatto. C’è un consistente gruppo di docenti che auspica un cambiamento, per questo ha creduto in me e mi ha votato.”

FERLAZZO: “Mi aspettavo qualcosa in più. E’ chiaro che ci sono due gruppi che hanno polarizzato la competizione elettorale, nuocendo agli altri candidati”

TASSONE ROMANO: “Non sono ovviamente soddisfatto. Mi sembra necessario fare un passo indietro e non partecipare alla seconda votazione”

D. Pensa di stringere accordi per la seconda votazione?

NAVARRA: “Come più volte ho avuto modo di dire nel corso della campagna elettorale, gli accordi potranno esserci soltanto su convergenze programmatiche. È fuori discussione, per quanto mi riguarda, qualsiasi accordo per mero gioco di potere”.

DUGO: “Non ci sono accordi con nessuno, l’unica cosa che farò sarà quella di contattare le persone che in un primo momento non sono riuscito a contattare”

CUPAIUOLO: “Stiamo prendendo in considerazione tutte le ipotesi, ma intanto c’ è da pensare alla seconda votazione. Non intendo assolutamente ritirarmi

FERLAZZO: “Per quanto mi riguarda non ci saranno accordi, è una questione di principio. Porto avanti le mie idee e non intendo fare parte di blocchi”

TASSONE ROMANO: “I voti ottenuti sono quelli dati alla mia persona e non potranno spostarsi verso altri candidati. Per quanto mi riguarda, non tiferò per nessuno. Sono tutti degni di ascendere alla carica di rettore”

D. Un’opinione sulle 96 schede contestate perché segnate con una linea obliqua e non con la croce?

NAVARRA: “Purtroppo è stato un episodio disdicevole. Rendere il voto identificabile costituisce un limite alla libertà di espressione degli elettori ed è segno di comportamenti che dovrebbero essere estranei a qualsiasi contesto. A maggior ragione questo non deve accadere all’interno della comunità accademica, il cui ruolo centrale dovrebbe essere quello di dare l’esempio alle giovani generazioni".

DUGO: “Il manifesto dava questa possibilità e magari la poca esperienza ha indotto gli studenti tracciare un’unica linea piuttosto che la croce. Non credo sia il caso di strumentalizzare questo fatto”

CUPAIUOLO: “Lo trovo oggettivamente un segnale non bello”

FERLAZZO: “Mi sono affidata alla decisione del presidente di seggio, ho chiesto solo che per la seconda votazione venga specificato meglio come apporre la propria preferenza sulla scheda, considerato che il manifesto fuori dal seggio dice una cosa ed il regolamento un’altra”

TASSONE ROMANO: “Da tecnico e non da candidato dico che secondo la giurisprudenza amministrativa il voto quando è espresso inequivocabilmente va attribuito.

Danila La Torre