I sindacati: “Il caso mense è la prova dell’incapacità politica di questa giunta”

Mense scolastiche, un tunnel senza uscita. Lo stop dei Revisori dei Conti (vedi qui) si è abbattuto come una vera tegola sulla procedura che l’amministrazione Accorinti aveva deciso di mettere in piedi per far ripartire il servizio. Per l’assessore Patrizia Panarello era ormai tutto risolto già nei giorni scorsi. Ad ogni protesta organizzata in questo mese da sindacati e lavoratori, erano arrivate le pronte rassicurazioni dell’assessore, quasi sempre smentite su due piedi dagli stessi sindacati che poco hanno creduto alle strategie elaborate per far fronte a una vera emergenza sociale ed occupazionale. Ad oggi le certezze sono due: senza bilancio di previsione 2015 le mense non possono ripartire e al momento il servizio è fermo da quasi un mese. I sindacati non hanno intenzione di abbassare la guardia e si preparano ad una nuova protesta già in programma per la prossima settimana.

“La bocciatura del provvedimento amministrativo da parte dei revisori dei conti non fa altro che dimostrare l’inefficacia dell’azione politica di questa giunta” dichiarano i segretari Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi della Filcams CGIL, Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino della Fisascat CISL e Eliseo Gullotti della Uiltucs UIL.

I sindacati ricordano che l’interruzione del servizio di mensa ha creato numerosi disagi a migliaia di cittadini messinesi: gli 80 lavoratori impegnati nel servizio di refezione scolastica che dai primi di gennaio si trovano senza retribuzione, lavoratori per la maggior parte monoreddito che non sanno come fare fronte alle spese correnti in quanto privi di retribuzione da più di un mese; le migliaia di piccoli utenti che si sono trovati sprovvisti di un servizio che molto spesso, soprattutto per le categorie più svantaggiate che rappresentano circa il 60% degli utenti, rappresentava l’unico pasto completo della giornata; a ciò si aggiunge il disagio creato ai dirigenti scolastici nel mantenere il tempo pieno nei plessi scolastici cittadini.

“Tra l’altro bisogna sottolineare che durante la gestione del Comune di Messina, da parte della giunta Accorinti, il servizio di refezione scolastica abbia subito molteplici interruzioni. Blocchi denunciati più volte da parte delle organizzazioni sindacali che avevano sollecitato l’amministrazione a provvedere alla predisposizione di bandi di gara pluriennali che avrebbero garantito la stabilità del servizio evitando queste spiacevoli conseguenze. Tutto ciò è inaccettabile e lesivo dei più elementari diritti che la politica dovrebbe garantire. Il diritto al lavoro e la tutela delle classi sociali più svantaggiate”.

Per i sindacalisti non ci sono più scuse o attenuanti: i problemi dell’Amministrazione in merito alla mancata approvazione del bilancio preventivo 2015 devono trovare una immediata soluzione che garantisca un esito positivo a questa annosa vertenza perché non può essere che a pagare le inefficienze di questa amministrazione siano i lavoratori e gli utenti. La Giunta Accorinti deve assumersi le sue responsabilità e trovare le soluzioni per i cittadini che rappresenta.

“La responsabilità di quanto si è verificato sta in capo a questa giunta in quanto il modo in cui questa amministrazione ha affrontato le questioni di bilancio dimostra la scarsa attenzione verso i problemi dei cittadini a partire dai bambini”.

A fronte delle mancate risposte da parte dell’Amministrazione comunale i segretari della Filcams CGIL, Fisascat CISL e UIltucs UIL preannunciamo nuove iniziative di protesta da parte degli addetti alla refezione scolastica per giorno 15 febbraio alle 9.30 a Palazzo Zanca.

L’ennesimo duro affondo arriva anche dal comitato “29 Dicembre-RicostruiAmo Messina” che definisce l’amministrazione, senza troppi giri di parole, “una squadra di incompetenti”. La presidente Patrizia Midiri parte proprio da quelle promesse mancate dell’assessore Panarello: “I sindacati avevano da subito evidenziato l'infondatezza delle rassicurazioni dell'assessore Panarello, chiarendo come non fosse possibile risolvere la soluzione in tempi brevi. Eppure l'amministrazione ha ritenuto di mandare messaggi tranquillizzanti, ovviamente solo per prendere tempo. O, in alternativa, dobbiamo pensare lo abbiano fatto perché davvero questi signori pensano di poter agire come ritengono in barba a regole e paletti. La questione adesso non è se siano o meno da considerarsi essenziali i servizi di mensa negli istituti -faccenda che interessa le famiglie, i nostri bimbi ma anche i lavoratori delle coop, lasciati in balia dell'incertezza dall'oggi al domani- ma cosa abbia portato a questa condizione. Ed è senza senso nascondersi dietro un dito: la panacea di tutti i mali è insita nella mancata approvazione dei bilanci”.

Per il comitato un'amministrazione deve occuparsi dell'economia della città e dell'erogazione dei servizi principali intanto: “Non ne sono capaci? Se ne vadano una buona volta. Non intendono farlo per decenza in modo autonomo? Ci penseranno i cittadini a cacciarli” conclude la Midiri annunciando la presentazione di un documento redatto dal comitato 29Dicembre che verrà condiviso con la cittadinanza e sarà presentato in conferenza stampa la prossima settimana.