Scoglio: “Il Comune porti a compimento i progetti in corso”

Nel 2005 è stato approvato un accordo di programma con Ferrovie s.p.a., con il Ministero, con la Regione Sicilia e con l’Autorità portuale, denominato “Porti e Stazioni”, per il recupero e la rifunzionalizzazione urbana di alcune tratte ferroviarie non utilizzate da Rfi, con particolare riguardo all’area compresa tra il cavalcavia e via Santa Cecilia.

In attuazione all’accordo sono state sottoscritte due diverse intese, una dal sindaco Buzzanca e l’altra dal commissario Croce con le quali sono state individuate le aree dismettibili da parte di Ferrovie s.p.a. in favore del Comune (via del mare) e per una diversa destinazione urbanistica coerente con le funzioni della città metropolitana (commercio, turismo, trasporti, sociale) del tratto cavalcavia – Gazzi.

Inoltre il Ministero ha finanziato la progettazione della via del mare (oggi il progetto è di livello definitivo) e un Concorso europeo di progettazione per la redazione di un piano particolareggiato di recupero.

Due anni fa, inoltre, grazie all’intervento dei deputati regionali messinesi dell’epoca, è stata inoltre possibile in via legislativa la sdemanializzazione delle aree industriali ex Zir e Zis la cui destinazione urbanistica è stata demandata al Comune di Messina il quale entro un breve lasso di tempo avrebbe dovuto redigere un piano di recupero di raccordo con quello oggetto del concorso di progettazione il quale in particolare interessava le aree sino al torrente Gazzi.

A ricordare tutto ciò è l’ex assessore Gianfranco Scoglio, che adesso sollecita l’amministrazione comunale a prendere in mano il Piano Strategico Messina 2020, che riguarda le strategie della città metropolitana in raccordo con i territori del comprensorio (molti dei quali hanno partecipato al Piano), con l’obiettivo di sapersi raccordare da un lato con Catania e Palermo e dall’altro di proiettarsi nell’area dello Stretto quale porta della Sicilia.

“Ecco perché oggi – afferma Scoglio – parlare di necessità di definire con Ferrovie s.p.a. strategie per il recupero dei binari ferroviari dismessi è anacronistico. Tali accordi ci sono già è solo necessario, come da me più volte segnalato, che il Comune porti a compimento i progetti in corso e provveda celermente alla redazione del piano di recupero di sua competenza”.

Il tutto potrebbe rientrare nell’ambito dei fondi previsti dal progetto “Smart City” per le città metropolitane. In tale ottica, secondo Scoglio, “è di vitale importanza l’accordo sottoscritto tra Autorità Portuale e Regione per concludere l’iter approvativo del piano regolatore portuale”. Oltre al chiaro obiettivo di spostare a Tremestieri il traffico gommato – conclude Scoglio -, bisogna collegare “la realizzazione di una piattaforma distributiva delle merci, che da un lato consenta alle imprese dell’area metropolitana di usufruire delle merci senza dover trasportarle da Catania e dall’altro di decongestionare il centro urbano dai tir, con ciò recuperando tutto il lungomare dalla fiera fino all’Annunziata”.