Nizza di Sicilia. Riscossione Ici, scatta l’ultima caccia agli evasori

E’ stato sostituito nel 2012 dall’Imu, ma il vecchio tributo sugli immobili continua a non fare dormire sonni tranquilli ai contribuenti. Il Comune di Nizza di Sicilia, dopo aver proceduto agli accertamenti relativi all’Ici per gli anni di imposta 2003, 2004, 2005, 2006 e 2007 e poi per il triennio 2008-2010, ora ha dato mandato di recuperare le cifre non riscosse per il 2011. L’incarico è stato nuovamente affidato allo studio commerciale associato Bertolami-Morello-Zaffina affinché concluda le operazioni entro i termini di prescrizione. Come stabilisce la normativa in materia, infatti, “gli avvisi di accertamento in rettifica o d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuti essere effettuati”. Per l’anno d’imposta 2011, dunque, l’attività di accertamento scade il 31 dicembre 2016 per gli omessi o parziali versamenti e il 31 dicembre 2017 per omessa dichiarazione.

Lo studio commerciale a cui è stato rinnovato l’incarico non dovrà fare altro che aggiornare la banca dati già esistente per la verifica delle posizioni imponibili per l’anno 2011 e l’eventuale riscossione del tributo. La Giunta Di Tommaso ha approvato la proposta nella seduta del 24 settembre e con determina del Responsabile dell’Area Economica Finanziaria n. 256 del 20 ottobre è stata stipulata la convenzione con la ditta affidataria che fissa il compenso di quest’ultima nella misura del 14% degli importi riscossi. Fino ad oggi l’Ente è riuscito a recuperare 300 mila euro grazie alle operazioni di accertamento, somme a cui le casse comunali non possono rinunciare. Terminate le attività di riscossione relative all’Ici, il Comune potrà procedere alle verifiche degli omessi o parziali versamenti Imu e Tasi.

Giusy Briguglio