Painting for painting. Allo studio Kalos la personale di Pasquale Marino. FOTO

Da sabato 10 dicembre e fino a venerdì 16 sarà possibile visitare presso lo studio Kalos, in via Tommaso Cannizzaro angolo via Carlo Botta, piccolo ma coraggioso avamposto dell’arte cittadina, la personale di Pasquale Marino, artista reggino ormai naturalizzato messinese, che opera da oltre cinquant’anni tra le rive dello Stretto.

La mostra, che presenta sia opere pittoriche che scultoree, rappresenta una interessantissima summa della lunga esperienza dell’autore, da sempre giocata sul sottile confine tra sapienza tecnica e istintiva ispirazione, tra astrazione e forza figurativa. Lo spettatore si troverà di fronte ad una ricerca sorprendente e personale di disgregazione e di ricomposizione dell'armonia che va oltre, che supera il varco del reale, come se la superficie del reale fosse stata grattata via distrattamente, per lasciare il posto ad un affamato desiderio di conoscenza. Quel varco, percepito immediatamente, invita a voler sapere di più. E come la siepe di leopardiana memoria, che "da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude" così nelle tele di Marino un muro, un portone, un davanzale delimitano fisicamente il varco, incitando al salto, al colloquio vibrante con l'incomprensibile. In quest'ottica possiamo cogliere le suggestioni della Vucciria, tela omaggio a Guttuso. La vita del mercato, caotica e rumorosa, cela, nei suoi tratti sovrapposti, l'esistenza confusa ed errante degli uomini, contesi continuamente tra reale ed ideale. In quest'ottica possiamo leggere la natura prorompente costruita come un intarsio in un'apparente armonia geometrica. In quest'ottica i batacchi dei portoni chiusi, ma pronti per essere svelati. In quest'ottica possiamo percepire anche le porzioni vibranti e vive dei corpi umani circondati da cornici surreali che contribuiscono a dare l'idea dello squarcio, a far partecipare con intensità lo spettatore al gioco amoroso.

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