Vince il NO. Renzi: “Mi dimetto”. M5S: “Subito elezioni”. A Messina il no al 70,65%

AGGIORNAMENTO 01:30

Vince il NO superando il 59,4%, superando di venti punti il sì. Altissima la percentuale di NO sia in Sicilia che a Messina.

In particolare, quando mancano 4 sezioni all'appello nel Comune capoluogo il no è al 70,65% ed il sì al 29,35% Percentuale simile a quella di Messina e provincia con il 69,8% di No e 30,1 di sì-

AGGIORNAMENTO ORE 00.31-Renzi si dimette

RENZI: E’ stata una festa della democrazia. Viva ‘Italia che partecipa. Il NO HA VINTO in modo netto, il mio è un augurio di buon lavoro. Il voto consegna a chi ha vinto il compito di avanzare proposte, agli amici del sì consegno un abbraccio forte uno per uno. Abbiamo provato a dare una chance di cambiamento ma non ce l’abbiamo fatta a convincere i nostri cittadini. Mi ASSUMO TUTTE LE RESPONSABILITA’ DELLA SCONFITTA. HO PERSO IO, NON VOI. Voi avevate una idea meravigliosa, avete fatto una campagna elettorale casa per casa, non avete perso, sentitevi soddisfatti perché avete dato tutto, siate fieri di voi stessi. FARE POLITICA CONTRO E’ FACILE, FARE POLITICA PER QUALCOSA E’ PIU’ BELLO ANCHE SE DIFFICILE. Si può perdere un referendum ma non il buonumore. Io ho perso. Nella politica italiana non perde mai nessuno. IO HO PERSO e lo dico a voce alta e con un nodo in gola. Non sono riuscito a portarvi alla vittoria, anche se ho fatto tutto il possibile. Non credo che si possa continuare con questa autoreferenzialità e con questo numero altissimo di politici. Credo nell’Italia e penso sia doveroso cambiarla. In mille giorni vissuti in questo Palazzo mi fanno credere che non dobbiamo vivacchiare. Abbiamo proposto la riforma per velocizzare, cambiare. L’ESPERIENZA DEL MIO GOVERNO FINISCE QUI. Volevo cancellare le troppe poltrone della politica italiana, non ce l’ho fatta, cancello la mia. DOMANI CONSEGNO A MATTARELLA LE MIE DIMISSIONI. Lasciamo la guida del Paese con più occupati, una serie di leggi importanti, fatte con l’anima. Nel 2017 l’Italia sarà protagonista con il G7, abbiamo vinto le sfide organizzative dell’Expo e del Giubileo. Grazie a tutti. Qui saluterò il mio successore, grazie ad Agnese per aver supportato la fatica, grazie ai miei figli e ai giornalisti, sono stati mille giorni che sono volati. E’ giunto il momento di rimettersi in cammino"

A seguire le reazioni del M5S

M5S, Di Battista, Di Maio, Giulia Grillo, Vito Crimi, Danilo Toninelli: “Momento storico per il Paese, ci siamo battuti insieme a migliaia di italiani che credono nella Costituzione. Noi crediamo nel valore di questa Costituzione ed anzi riteniamo che tante parti non siano state ancora attuate. Gli italiani con questo voto hanno sancito il fatto che i cittadini si rispecchiano in questa Costituzione e speriamo che in futuro nessuno decida di modificarla con questa superficialità. Adesso è il momento di fare quello che nel dicembre 2013 dopo la sentenza della Corte Costituzionale nessuno ha voluto fare. SI DEVE TORNARE ALLE ELEZIONI. E’ una vittoria collettiva che impone di andare al voto nel rispetto della sentenza della Corte Costituzionale. Non vogliamo che si perda tempo per cambiare ulteriormente leggi elettorali. La Costituzione si può cambiare ma per dare più potere ai cittadini. Noi abbiamo le nostre proposte per cambiarla. Tra le cose che non vogliamo più ci sono i voltagabbana. Non parlate più di noi come antipolitica. Se c’è un partito antipolitico è quel partito che voleva cambiare la Costituzione. Oggi ha perso l’arroganza al potere che crede che sia populismo parlare di reddito di cittadinanza, abolizione reale di Equitalia. DA DOMANI SAREMO AL LAVORO PER CREARE IL PROGRAMMA DEL GOVERNO DEL M5S E LA SQUADRA DEL GOVERNO A 5STELLE. Anche chi ha votato sì deve sentirsi protagonista di questo cambiamento”.

Aggiornamento: le proiezioni danno la vittoria del NO al 59% ed il SI fermo al 40%.

Mentre gli exit poll danno la vittoria del no ad oltre il 55% (con una forbice che si allarga fino al 59%), il primo a rompere gli indugi è il leader della Lega Salvini: “Sfidiamo la scaramanzia, intanto è una vittoria del popolo, con un’affluenza che nessuno s’immaginava. Intanto quindi abbiamo sconfitto i gufi, poi diciamo, dopo questa vittoria del popolo le elezioni Politiche dovrebbero essere subito, senza aspettar governi tecnici o del fantasma formaggino. Infine è la sconfitta non solo di Renzi ma anche dei lacchè, banchieri, finanzieri, poteri forti”.

Più cauto il numero due del Pd Guerini che invita ad attendere i dati ufficiali ma definisce più che positiva l’affluenza.

Duro anche Brunetta, Forza Italia: "Adesso Renzi si deve dimettere ed il Pd, che ha la maggioranza in Parlamento, deve indicare il nuovo leader. Il segnale è chiaro dopo quel colpo di mano che nel 2011 fece cadere l'ultimo governo, quello di Berlusconi. E' finito il regime renzista, si vada a votare con una nuova legge elettorale".

Rosaria Brancato