Dal 20 aprile stop definitivo alle mense scolastiche. O panini da casa o autogestione…

Fino alla fine dell’anno scolastico le mamme dovranno rifornire i bambini di panini e frutta da aggiungere allo zaino. L’alternativa sarà l’autogestione dei singoli istituti.

L’ultima, e unica proroga possibile (di appena 5 giorni) scadrà il 20 aprile, come spiegato dal dirigente del Dipartimento De Francesco in sede di Commissione consiliare. “Finora ho fatto il possibile, quasi ai limiti del miracolo, visto che siamo senza bilancio di previsione, in piena gestione provvisoria e quindi con il limite di autorizzazione alle sole spese per i servizi essenziali- ha detto ai consiglieri- Siamo riusciti a garantire i 20 giorni di servizio con il bando di marzo, ma adesso non è più possibile fare altro. Darò 5 giorni di proroga che son già tanti sui 20 d’appalto, ma di più non è possibile fare. Quando avremo il bilancio approvato predisporremo la gara d’appalto ma per l’intero anno scolastico prossimo”.

Miracoli non se possono più fare e per la verità anche quello di marzo più che un miracolo era stata una “forzatura” sotto il profilo giuridico ed infatti il provvedimento era giunto dopo due mesi di discussioni con l’ex assessore Panarello e con il ragioniere generale Cama. Come prevedibile però, alla data di scadenza del servizio, il 15, non è stato rispettato l’impegno, preso a marzo dalla giunta, di bandire la gara, a causa dell’ormai più che nota mancanza del previsionale 2016.

Già a marzo comunque nessuno avrebbe scommesso sul fatto che entro aprile ci sarebbero state le risorse per garantire la prosecuzione del servizio di refezione scolastica e così ovviamente è stato.

De Francesco ha chiarito che non è più possibile fare altro e che in ogni caso ormai siamo a fine anno scolastico, tenendo anche in considerazione i periodi che gli istituti dedicano ai viaggi d’istruzione. L’unica alternativa è costruire almeno il percorso per il futuro.

Dal 20 fino a fine anno scolastico i singoli dirigenti potranno optare o per l’autogestione (ognuno si organizza in base alle proprie risorse o possibilità) oppure saranno le famiglie a fornire i pasti ai bambini. Molti dirigenti bussano alle porte dell’alberghiero Antonello, che ha sempre dimostrato di essere più che all’altezza per fornire un ottimo servizio.

Iniziata male a gennaio, con aule al freddo e mensa sospeso, la vicenda è quindi finita peggio, con la definitiva interruzione della refezione.

E’ questa la prima grana che il neo assessore Daniela Ursino eredita dall’ex Panarello, con tanto di sindacati, famiglie e dirigenti scolastici sul piede di guerra.

Il “peccato originale” è sempre la mancanza del bilancio, ma la mancata programmazione di servizi così indispensabili va ad aggiungersi ad un quadro di continue emergenze e di toppe messe di volta in volta.

Rosaria Brancato