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Reggio. Anche Ascoa, Confagricoltura e Conpait aderiscono al “blackout” di giovedì 10 febbraio di Confesercenti

REGGIO CALABRIA – Giovedì prossimo, 10 febbraio, anche l’Ascoa, Associazione Regionale Piccole e Medie Imprese, Confagricoltura Reggio Calabria e Conpait, Confederazione Pasticceri d’Italia, aderiranno alla protesta pacifica e costruttiva che vedrà protagonisti gli imprenditori reggini. La manifestazione lo ricordiamo è stata promossa da Confesercenti Reggio Calabria per evidenziare le enormi difficoltà che in questo momento sta affrontando il tessuto imprenditoriale e commerciale dell’area metropolitana e che sta riscontrando sempre maggiori consensi tra gli imprenditori e le associazioni datoriali e di categoria.

Ad annunciare queste ulteriori adesioni, una nota stampa proprio a firma di Confesercenti Reggio Calabria. “Insieme a queste associazioni – viene spiegato nel comunicato – e ad altre che siamo sicuri si aggiungeranno, ma, soprattutto, insieme ai commercianti, gli artigiani, gli esercenti e le partite iva, giovedì 10 febbraio daremo vita a un’azione simbolica e altamente significativa”. Confesercenti poi lancia un altro appello a tutti coloro che hanno un’attività economica e stanno cercando di sopravvivere a questa crisi devastante, ai cali di fatturato, all’aumento esorbitante delle bollette, ai costi di gestione e delle materie prime aumentati vertiginosamente, alla ripartenza della macchina tributaria, ai prestiti, i mutui, i fitti da pagare, di unirsi in un unico semplice gesto: “spegnere alle 19:00 di giovedì 10 gennaio le luci delle insegne e delle vetrine delle loro attività per dieci minuti così da dimostrare, in maniera tangibile e immediata, cosa si sta rischiando se non si metteranno in campo misure immediate ed efficaci a sostegno delle imprese: la desertificazione economica del nostro territorio e non solo.

Perché le luci che giovedì si spegneranno solo per dieci minuti, rischiano di spegnersi per sempre con tutte le devastanti ricadute sociali che si possono facilmente immaginare se non si cambierà decisamente e velocemente registro. Nella stessa giornata chiederemo un incontro con il Prefetto, in quanto massimo rappresentante dello Stato nel territorio, al quale consegneremo un documento contenente una serie di richieste e proposte per supportare concretamente le imprese in questo difficilissimo momento. Documento che stiamo redigendo con le altre associazioni e che renderemo pubblico prima della manifestazione. Protesta e proposta insieme quindi, per far ascoltare la voce di chi ogni mattina, rischiando del proprio, contribuisce a rendere vive e sicure le città creando ricchezza e occupazione”.