Politica

Reggio Calabria, La Strada: anche i detenuti nei Puc

Nell’ambito dei progetti utili alla collettività (PUC), l’impegno de La Strada ha contribuito a raggiungere un risultato estremamente significativo nell’ottica dell’inclusione sociale e dell’inserimento in lavori di pubblica utilità dei detenuti, con l’approvazione nelle Commissioni di due PUC elaborati dai gruppi di lavoro del movimento.

L’impegno di Antonello Faraone, Antonio Catanese, Antonio Guerrieri, Chiara Tommasello, Flavio Carricato, Giò Pronestì, Giovanni Mannarella, Jenny Anghelone, Livia Guarniera e Stefano Tommasello ha portato all’elaborazione delle iniziative e al raggiungimento di questo significativo risultato.

Queste attività progettuali, rivolte al mondo ristretto, si ispirano agli articoli 3 e 27 della Costituzione, essendo orientate tanto alla formazione e al pieno sviluppo della persona, quanto al reinserimento e alla rieducazione dei soggetti condannati per reati vari. Il progetto denominato “La strada giusta” intende creare una relazione tra il mondo dell’istruzione e quello penitenziario, consentendo uno scambio di umanità e di esperienze con un forte intento pedagogico.

Il progetto denominato “Mi riscatto per Reggio” mira al reinserimento della persona reclusa con un’attività orientata al decoro e al rispetto dell’igiene urbana. Entrambe le attività sono rivolte a detenute e detenuti ammessi ad uscire dagli istituti penitenziari e indicati dalla direzione degli Istituti medesimi. Il rapporto tra il mondo ristretto e la Città può e deve essere concreta testimonianza di reinserimento e di umanità. Una società che dialoga col mondo ristretto è una società più sicura, più giusta, più equa.

Sia per l’una che per l’altra iniziativa il Comune stipulerà dei protocolli d’intesa; in particolare, per il percorso che impegnerà le persone coinvolte nella pulizia e nella manutenzione di aree verdi pubbliche, si procederà al rinnovo del protocollo già meritoriamente stipulato nella passata amministrazione. Sul piano della formazione, auspichiamo che l’incontro tra mondo della scuola e mondo ristretto possa stimolare presto ulteriori iniziative ad opera della Città Metropolitana.