Politica

Reggio Calabria. L’opposizione plaude alla cittadinanza onoraria per il giudice Di Bella, ma denuncia la sospensione della democrazia

“Il consiglio comunale si apre per le cerimonie, ma non per discutere i temi chiave riguardanti la città. Oggi il sindaco consuma l’ennesimo strappo a danno della democrazia e non per la cerimonia a favore del giudice Di Bella, ma perché da tempo ormai ritiene non necessario aprire Palazzo San Giorgio al dibattito.

La questione è legata alla cittadinanza onoraria del presidente del Tribunale per i minorenni dottor Roberto Di Bella, che dopo venticinque anni lascia Reggio Calabria. Tutti i consiglieri comunali dell’opposizione plaudono alla decisione di conferire tale riconoscimento ad un uomo ricco di valori e che, senza risparmiarsi, ha messo il proprio impegno al servizio dei più giovani.

Tutta l’opposizione riconosce nel dottore Di Bella il modello della legalità e del lavoro indefesso per consentire ai nostri giovani un’alternativa alla criminalità. Bene dunque, la cerimonia a suo favore; meno bene invece la sospensione della democrazia che fa del sindaco il primo responsabile. Le chiavi di Palazzo San Giorgio rimangono in mano a Falcomata’ che, essendo il sindaco peggiore che ha avuto Reggio e alla cui amministrazione scellerata ha dovuto assistere questa sfortunata cittadinanza, ha altresì la capacità di fare scelte altrettanto scellerate nella scelta dei suoi collaboratori.

La segreteria Acquaviva, infatti, è la seconda responsabile dato che gestisce le sale del Comune per disporre matrimoni e cerimonie, appoggiando Falcomata’ nell’indegna conduzione del suo mandato. Ad oggi, come opposizione, con la scusa del Covid-19, abbiamo possibilità di confronto solo con collegamenti online.

Il che significa che il sindaco non consente, di sua sponte e contravvenendo alle esigenze della corretta democrazia, l’espletamento delle funzioni dell’assemblea comunale. Di contro, una città allo sbando, che languisce nel puzzo di immondizia, attraversando la stagione più triste e più bassa della sua storia politica.

Forse il sindaco Falcomata’ dovrebbe prendere esempio proprio dal dottor Roberto Di Bella, il cui amore per il lavoro onesto e l’ostinazione a fornire una scelta a giovani disorientati, rappresentano il vero senso dell’essere uomo pubblico. Falcomata’ invece, di onorevole si è conquistato solo il gradino più basso fra gli amministratori, trascinando con sé, purtroppo, il buon nome di questo lembo di terra.

È sotto gli occhi di tutta l’opposizione la sua ostentata campagna elettorale condotta nell’assoluta solitudine del tiranno, ma come consiglieri non possiamo tacere il grande danno alla cittadinanza tutta e all’impellenza di problemi ormai estenuanti. Facciamo ancora gli auguri al giudice Di Bella, altrettanto noi ci auguriamo di tornare a fare politica come si deve e concedere a Reggio Calabria la scelta di uomini seri e competenti”.