Reggina: lo storico gruppo ultras dei Boys ha deciso di abbandonare la curva

Lo storico gruppo ultras ‘Boys Reggio 1986’ ha deciso di sospendere la propria -attività- e abbandonare le curve d’Italia, dove appassionatamente seguiva la Reggina in tutte le trasferte oltre ovviamente alla Sud dell’Oreste Granillo.

La scelta è la naturale evoluzione di una situazione che, nel corso degli anni, è andata via via precipitando in modo particolare dopo la decisione dei capi storici (Carminello prima e Ciccio Casciano poi) di lasciare il ruolo di leader abbandonando la sud dopo un’infinità di procedimenti a loro carico accumulati in 25 anni di -militanza-. Gli altri componenti avevano provato a continuare la strada di quello che, per molto tempo, è stato il gruppo principale della curva reggina, e due anni fa avevano ricominciato con un nuovo direttivo composto da 20 ragazzi mentre comunque i tesserati diventavano sempre meno in rapporto all’entusiasmo nei confronti della squadra che andava scemando.

In un comunicato, oggi, i Boys denunciano situazioni ai loro occhi poco chiare: -Non vorremmo essere malpensanti, ma troppe coincidenze ci inducono a pensare che ci sia stato un ‘complotto’ per appiedare tutti i gruppi della penisola. Non si spiega altrimenti come in due anni abbiamo ricevuto sedici diffide sui venti ragazzi che portavano avanti il nostro gruppo. Praticamente tutto il direttivo-. Dopo i tristi episodi della trasferta di Vicenza e dei giorni scorsi a Reggio in cui tra gruppi ultrà si è venuti alle mani e, ancora oggi, quattro ragazzi dei Boys sono in rinchiusi in carcere, la decisione: -Il daspo può vietarci l’accesso allo Stadio, ma non può impedirci di vivere ultras sei giorni su sette, così come ormai avviene da 25 anni-.

Saranno gli altri gruppi ultrà a guidare la curva della Reggina il cui futuro, adesso, è tutto da costruire anche se certamente, con questa triste decisione, paradossalmente è alta la possibilità che gli altri gruppi ritrovino compattezza e omogeneità.