“25 euro per ogni voto”. Avviso di garanzia per Edy Tamaio, centro-sinistra

Oggi l’interrogatorio per Cateno De Luca, ai domiciliari per evasione fiscale. Il giudice dovrà decidere se convalidare il provvedimento o revocarlo. Intanto ieri De Luca è stato assolto (la quindicesima assoluzione) per il cosiddetto “sacco di Fiumedinisi”.

Ma i riflettori restano accesi sull’Ars, perché c’è una seconda tegola, questa volta sul “tetto del centro-sinistra”, e precisamente in casa di Totò Cardinale, in Sicilia Futura.

Al neo recordman delle preferenze (terzo in Sicilia e primo a Palermo) Edy Tamajo, 41 anni, più votato nel collegio palermitano con quasi 14 mila preferenze è stato recapitato un avviso di garanzia per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale.

Secondo la procura di Palermo per ogni preferenza data lo scorso 6 novembre nei suoi confronti sarebbero stati pagati 25 euro. La Guardia di finanza ha perquisito la sede del suo comitato elettorale.

Sembra che l’inchiesta affondi le radici nelle amministrative di giugno a Palermo, quando nelle fila della lista dietro la quale c’è Tamajo, sono stati eletti alcuni consiglieri comunali.

Figlio d’arte, il padre Aristide fu consigliere comunale e assessore, nonché tra i fedelissimi di Cuffaro nel centro destra, Edy Tamajo era stato eletto per la prima volta all’Ars nel 2012 con oltre 5 mila consensi. Cinque anni dopo ha quasi triplicato i consensi. Ma adesso di questi numeri deve renderne conto ai magistrati.

I suoi legali replicano: “Tamajo ne uscirà come parte offesa, per fatti commessi da altri alle sue spalle”.

In difesa del deputato interviene con una nota anche il movimento Sicilia Futura: Conosciamo Edy Tamajo e ne apprezziamo serietà e correttezza. Confidiamo in un lavoro celere degli inquirenti e della magistratura, cui riconosciamo doti di imparzialità e serietà, e auspichiamo che presto tutto possa essere chiarito con la dimostrazione della sua piena estraneità”.

R.Br.