Politica

Regionali in Calabria, Fazzolari sta con Toti

Per certi versi, sorprendente la scelta del “peso massimo” di preferenze e sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari. Fazzolari infatti ha aderito a Cambiamo!,  a poco più di un anno dal suo impegno diretto alle Regionali – nella circoscrizione elettorale Sud, quella del Reggino – con Fdi. Candidatura che nel Reggino, appunto, gli valse poco più di 3.300 preferenze e il quarto posto in lista, sùbito dopo Raffaele Sainato.
Adesso non solo Fazzolari sceglie il partito guidato su scala nazionale da Giovanni Toti, ma ne diventa anche il coordinatore per la Tirrenica reggina.

Su un versante squisitamente istituzionale, Fazzolari fu – insieme all’oggi leghista Roy Biasi – tra i principali sostenitori calabresi della possibilità di una terza sindacatura consecutiva nei centri sotto i 5mila abitanti. Una battaglia che, alla media distanza, lo vide vittorioso.
Quanto al “raffreddamento” dei rapporti tra il primo cittadino varapodiese e Fratelli d’Italia, tra le ragioni c’era stato il coinvolgimento nell’inchiesta Cara accoglienza. Nell’agosto scorso, infatti, la Procura di Reggio Calabria ha iscritto Fazzolari nel registro degli indagati per abuso d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Il primo cittadino di Varapodio, secondo l’accusa, avrebbe assunto due consiglieri di maggioranza e la moglie di uno dei due nel locale Centro per migranti, pur senza competenze specifiche, per potenziare i rapporti politici all’interno di Giunta e Consiglio comunale.
Una “tegola” difficile da gestire per il commissario fdi Denis Nesci, dopo quanto occorso sul versante legalitario ai suoi (da Sandro Nicolò a Domenico Creazzo passando per Massimo Ripepi).

Quanto agli aspetti squisitamente politici, pur consapevole che quella del cambiamento è «una strada difficile da percorrere», Orlando Fazzolari fa sapere che già nei prossimi giorni lavorerà alla strutturazione di Cambiamo! «in tutti i Comuni dell’Area tirrenica, affinché in ogni Comune, sia presente un comitato territoriale e, soprattutto, un  responsabile».
Obiettivo di fondo, «il rilancio di una terra che merita di rinascere e tornare ad essere protagonista».