Politica

Regionalismo differenziato, l’Ars: “Basta con le sperequazioni tra Nord e Sud”

L’Ars ha approvato all’unanimità il documento sul Regionalismo differenziato predisposto dalla Commissione presieduta dalla messinese Elvira Amata, Fd’I.

il Parlamento siciliano impegna il Governo Musumeci affinché chieda a Roma che subordini la stipula degli accordi con Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna che chiedono l’autonomia differenziata al soddisfacimento di una perequazione tra settentrione e meridione.

La questione non si pone sulla richiesta di maggior autonomia da parte di chi propugna di gestire autonomamente ulteriori funzioni (come nel caso dell’Emilia Romagna) senza richiedere la sottrazione di risorse allo Stato centrale che oggi le detiene. Diverso è il caso in cui all’aumento delle competenze si aggiunge la sottrazione delle imposte che, normalmente, sono spalmate sull’intero territorio nazionale.

In questo modo- spiega Elvira Amata- la misura andrebbe a scapito del Sud e della Sicilia, la cui condizione di insularità rappresenta uno svantaggio denunciato a gran voce da Fratelli d’Italia in numerose occasioni. Crescerebbero così non solo le differenze tra Nord e Sud -che già oggi sono al centro di una sperequazione vergognosa-, ma anche tra Regione e Regione e ciò indebolirebbe l’intera nazione nei confronti degli altri Paesi in termini di competitività”

Con il documento approvato dall’Ars si ribadisce che la distribuzione delle risorse sul territorio italiano deve mettere al centro la necessità di garantire a tutti i cittadini parità di servizi e quella di superare i divari tra le differenti regioni. I meccanismi in atto aggraverebbero il divario, trascurando le esigenze del sud profondamente bisognoso di infrastrutture e servizi essenziali.

Un meridione che ancora in questi giorni è protagonista di vicende che tagliano le gambe dei nostri enti locali come il prelievo forzoso concentrato sulle sole ex province Siciliane che le sta conducendo al default con gravissimi effetti sui cittadini. Siamo al cospetto di misure che affermano una sostanziale destrutturazione della solidarietà nazionale”, conclude la Amata.