Ars, in quinta commissione l’annosa questione dei precari siciliani

Domani alle ore 12 è convocata nella V Commissione all'Ars – Lavoro, formazione e cultura – una audizione speciale sul tema dei precari siciliani, relazionerà Bernardette Grasso, Assessore Regionale alle Autonomie Locali.

Il tema è molto delicato, ogni anno la Regione stanzia da un fondo straordinario circa 182 milioni di euro per assicurare la copertura finanziaria alle proroghe dei contratti per il personale precario che, in molti casi, rappresenta la maggior parte del personale impiegato negli enti locali a causa del blocco del turn over.

Un problema tutto siciliano dei quasi 15 mila tra lsu, contrattisti e personale precario, che in molti Comuni in dissesto – o in pre-dissesto- rischiano il posto di lavoro in quanto il contratto, in scadenza il 31 dicembre, deve poter avere una copertura che però a causa del ritardo nella presentazione dei bilanci comunali rende tutto più complesso. La frizione con la normativa nazionale, la legge 75 in particolare, e la 160, pongono il vincolo dell'approvazione di tutti gli strumenti finanziari per poter procedere alla stabilizzazione. Secondo un altro orientamento però, la proroga non avrebbe a che fare con questo tipo di misura. I Comuni non hanno i soldi, quindi da circa 20 anni, è la Regione a garantire la copertura finanziaria per gli stipendi. Da affrontare poi anche il nodo dei lavoratori delle ex province, anche loro in rivolta perchè in attesa di una qualche risoluzione in sede regionale. La scorsa settimana è stata invece la volta dei Pip e dei lavoratori della Resais.

Una gatta da pelare non indifferente per il governo Musumeci, a poche settimane dall'entrata in sessione di bilancio. Proprio la scorsa norma finanziaria aveva toccato nuovamente l'argomento con alcune migliorie. Resta da capire – e i sindacati sono sul piede di guerra – come intervenire nei comuni siciliani dissestati, quasi sempre indietro con l'approvazione dei bilanci.