Dopo la Finanziaria, il voto. Lombardo: «Questo è l’ultimo atto del mio mandato»

Una grande coalizione “anti Pdl” per andare al voto prima possibile. In ogni caso, non contemporaneamente alle elezioni politiche. Questo è il cammino tracciato all’indomani della Finanziaria “lacrime e sangue” (si dice sempre così) approvata all’alba di ieri dall’Ars. Un cammino indicato dal capogruppo del Pd Antonello Cracolici e condiviso dal governatore Raffaele Lombardo, che con le sue parole non ha lasciato spazio a molte interpretazioni: «L’approvazione del bilancio e della finanziaria è l’ultimo atto importante di questa esperienza». Chiaro, chiarissimo. Dopo il voto in aula, il voto “per l’aula” e per un nuovo governo. Lombardo, per il quale la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio, su ordine del gip, per concorso esterno in associazione mafiosa, ha ribadito che «il presidente della Regione non sarà sfiorato da un verdetto, sia esso di archiviazione o di rinvio a giudizio. Non aspetterò questo esito. Valuteremo con gli alleati i passi successivi, anche se la scelta la farò io». La condivisione del resto per Lombardo«è un fatto conseguente per questa alleanza che intende maturare insieme passaggi importanti come le elezioni politiche, regionali e amministrative».

Lombardo ha poi sottolineato che non è estranea a questa riflessione la considerazione circa la necessità di tenere distanti le consultazioni politiche da quelle regionali, «perché le alleanze che si formeranno in occasione delle prime, azzereranno, annichiliranno certamente quelle che in maniera autonoma si potrebbero formare in Sicilia. Paradossalmente se le politiche si svolgessero a settembre prossimo, le regionali dovrebbero tenersi diversi mesi dopo». Le elezioni regionali che con tutta probabilità, però, si svolgeranno prima delle politiche, «in questo senso non saranno ininfluenti sul ragionamento relativo alle coalizioni anche a livello nazionale. E’ una questione meramente politica su cui gli alleati dovranno confrontarsi». Resta da stabilire una data, come chiesto da Cracolici stesso, che punta ad un’alleanza di grande respiro che includa, oltre alle attuali forze di governo, anche Udc e, perché no, Sel. Ottobre pare il mese giusto, ma questo si vedrà.

LA FINANZIARIA “LACRIME E SANGUE”
Emendamenti, maxi-emendamenti, l’immancabile nottata. Gli ingredienti della Finanziaria regionale sono i soliti. Ma entrando tra le maglie di quello che Lombardo ha definito come “ultimo provvedimento” del suo mandato, ecco qualche dettaglio. Saranno soppressi vari enti, tra cui l’Agenzia per l’impiego ma anche il dipartimento Foreste che viene assorbito dal comando del Corpo forestale. Via libera ai Comuni per stabilizzare i precari, con la riduzione del 10% alle indennità degli assessori tecnici e del 30% per i loro collaboratori. Stabilito il passaggio dei dipendenti della Fiera del Mediterraneo di Palermo nella Resais. Rimangono i consorzi di ripopolamento ittico che vengono però commissariati per riorganizzarli con la previsione di liquidarne alcuni. Sul fronte dei tagli, anche se momentanei in questo casi, c’è un accantonamento in posta negativa del Bilancio di 192 milioni e 869 mila euro, a discapito dei collegamenti marittimi, trasporto pubblico locale, e tra l’altro, enti e associazioni. Si tratta di risorse che non potranno essere erogate fino a quando non verranno dismessi alcuni patrimoni della Regione: 15,391 milioni vengono meno dal fondo dei precari dell’amministrazione regionale; 38,324 milioni a una serie di tipologie di spesa, come manutenzione di boschi, contributi per istituti per non vedenti, indennità chilometrica a favore dei cittadini affetti da talassemia, contributi a scuole primarie; 18,918 milioni mancheranno per i collegamenti marittimi; 22.234 milioni al trasporto pubblico locale; 75 milioni al Fondo per le Autonomie locali; 12,869 milioni sottratti alla cosiddetta Tabella H; 10 milioni per gestione impianti di dissalamento.

La legge, inoltre, interviene sugli Ato rifiuti per il recupero delle anticipazioni ai Comuni per la copertura del miliardo di debiti, proroga di due anni il termine per la cessione e l’assegnazione di alloggi di edilizia convenzionata e agevolata, contiene gli aiuti per le piccole e medie imprese di Lampedusa, Linosa e per gli alluvionati di Messina (sgravi fiscali, frutto di un emendamento di Filippo Panarello. Ma c’è una grande incognita sull’intero provvedimento: la Finanziaria, infatti, dovrà adesso passare al vaglio del Commissario dello Stato, Carmelo Aronica, che dovrebbe esprimersi entro la prossima settimana.