Cronaca

Regione Siciliana e NemoSud insieme per ricordare Ettore Lombardo

A quasi un anno dalla sua prematura scomparsa, un memorial ricorderà Ettore Lombardo, dirigente della Regione siciliana e naturalista, per anni impegnato nella difesa dell’ambiente e nel recupero, salvaguardia e fruizione di ampie aree boschive demaniali, in particolare sui monti Peloritani. L’appuntamento è per giovedì 28 febbraio presso il Centro polifunzionale “Quattro strade” sui Colli San Rizzo.

A promuovere l’iniziativa, il Dipartimento Sviluppo rurale e territoriale dell’assessorato regionale dell’Agricoltura e l’associazione “Io suono, pensare musicale per progetti d’inclusione”.

Fitto il programma della manifestazione che avrà anche spazi di solidarietà verso i più deboli. Concerti, mostre, video, visite guidate animeranno la giornata dedicata all’indimenticato Lombardo. In particolare sono previste le esibizioni dell’orchestra “Mondo Nuovo” del Liceo Ainis e del coro dell’Istituto comprensivo “Boer Verona-Trento” e la presenza di numerose scolaresche. Saranno presenti anche familiari, colleghi e amici di Ettore Lombardo che con questa manifestazione vogliono ricordare l’uomo, l’amico, il naturalista.

Cornice dell’evento sarà il Centro polifunzionale, struttura di proprietà della Regione siciliana che spesso ospita attività connesse alla tutela e alla conservazione della natura. Attività di cui Ettore Lombardo è stato lungimirante promotore e instancabile animatore. Interverrà il dottor Giovanni Cavallaro, dirigente del Servizio per il territorio di Messina, che traccerà un profilo umano e professionale di Lombardo. Prevista una folta rappresentaza di autorità civili, religiose e militari tutte accomunate dall’indelebile ricordo di Lombardo. 

Ettore Lombardo, laureato in Scienze Forestali, è stato uno stimatissimo Dirigente dell’Azienda Foreste Demaniali di Messina. Gran parte della sua vita l’ha spesa in favore della natura, dei boschi, dell’ambiente. Memorabili i suoi viaggi di studio nei grandi parchi del Nord America, in particolare a Yellowstone, da dove portò nuove esperienze nel campo della tutela ambientale. Al suo instancabile lavoro si deve la creazione del Centro polifunzionale di Camaro, gli innumerevoli sentieri autoguidati che intersecano i boschi peloritani, le aree attrezzate di Musolino, Ziriò e di altri siti di Colle San Rizzo. Nella veste di Direttore diede grande impulso allo sviluppo del Parco Fluviale dell’Alcantara, uno dei fiori all’occhiello del patrimonio naturalistico siciliano ed efficace volano di sviluppo per i centri che si affacciano sulla valle dell’Alcantara.

Molto apprezzato è stato il suo progetto di educazione e divulgazione ambientale destinato ai bambini e alle scuole. Interessante il suo fumetto per spiegare ai più piccoli le meraviglie della natura. Fu ideatore e promotore di molte altre attività quali: “Il Parco dell’Alcantara in fiore” “Vivere il Fiume Alcantara”, “Il valore dell’Acqua”: progetti tutti rivolti alle scuole ubicate nel territorio del Parco. Promotore anche di iniziative volte a coinvolgere le associazioni, gli scout e tutti gli Enti attivi nel territorio al fine di monitorare e tutelare il fiume Alcantara e sensibilizzare la popolazione sulle problematiche relative all’utilizzo dell’acqua ed allo sviluppo sostenibile.

Ettore Lombardo

A lui si deve anche la fruizione del forte Umbertino “Puntal Ferraro” con l’allestimento di una mostra permanente sui forti nello stretto di Messina. In collaborazione con il Comune di Messina, Lombardo istituì sui Peloritani, in località Ziriò, anche “Il Bosco dei ricordi” con l’impianto di un albero per ogni nato. Per ricordare la figura luminosa di Ettore Lombardo, il comune di Rometta ha anche istituito un premio per l’ambiente con l’obiettivo di dare continuità ai valori che hanno caratterizzato l’operato di Lombardo. Il suo ultimo incarico fu quello di dirigente della Ripartizione faunistico venatoria. In questa veste e in stretta collaborazione con il Centro recupero fauna selvatica “Stretto di Messina” spesso partecipava personalmente al reinserimento in natura degli animali salvati dal Centro, soprattutto dei rapaci: nei suoi occhi si leggeva sempre la soddisfazione del risultato raggiunto. Ogni volta amava ripetere: “Salvando anche un solo animale, salviamo anche un po’ di noi stessi”.

Vittorio Tumeo