“Bocciatura grave e assurda, stop alle discriminazioni”. Le voci del Pd per le unioni civili

Incredulità, amarezza, ma ancora un pizzico di speranza affinchè ci possa essere quel salto che farebbe diventare la città di Messina un esempio positivo in tema di diritti e civiltà. Francesco Palano Quero, Alessandro Russo e Giglielmo Sidoti, voci ed espressioni del Pd messinese, hanno deciso fin dal principio di essere in prima linea nella battaglia per il registro delle unioni civili e non hanno intenzione di mollare proprio adesso che la strada sembra essere ancora più in salita. C’erano il 30 settembre, insieme al comitato Arcigay, nell’aula consiliare di Palazzo Zanca a rivendicare l’attenzione del consiglio su un provvedimento che non si può più rinviare, ci sono anche adesso di fronte alla bocciatura in commissione regolamenti. “Esprimiamo amarezza e difficilmente comprendiamo l'odierno voto della IX Commissione consiliare competente per i Regolamenti che ha espresso, con una maggioranza tecnica, parere contrario alla proposta di delibera contenente il Registro delle Unioni Civili. Su un totale previsto di quindici componenti, erano presenti al voto solo in sette: con quattro astensioni, un solo voto contrario e due soli voti favorevoli più che di un parere contrario riteniamo si debba parlare di mancanza di coraggio nell'assumersi la responsabilità di una posizione chiara e trasparente che possa essere giudicata dall'opinione pubblica”.

Adesso auspicano che il consiglio comunale possa correggere l'orientamento della commissione, approvando celermente il Registro che, estendendo servizi amministrativi e prestazioni sociali a coloro i quali ancora ne sono privi, non solo ottempera alle previsioni della recente normativa regionale, ma non sottrae alcun diritto costituito né alle famiglie tradizionali, né agli altri cittadini.

“Non vorremmo che questo voto sottendesse un atteggiamento discriminatorio nei confronti delle persone omosessuali; ipotesi, quest'ultima, da rigettare e da condannare”.

Dal Pd un’aspra critica anche dal deputato Filippo Panarello: “La bocciatura, da parte della commissione consiliare, della delibera sul registro delle Unioni Civili è un atto grave e assurdo. Prevale, con tutta evidenza, un pregiudizio antiomosessuale inaccettabile e non si tiene conto, deliberatamente, della Legge Regionale n. 6 approvata il del 20 Marzo 2015 all’Ars, che obbliga i comuni ad istituire il registro delle unioni civili”.

Prime reazioni, forti e critiche. Perché in ballo non c’è solo un registro ma la possibilità di rendere tutti i cittadini uguali e con uguali diritti.

F.St.