Si preannuncia una piogga di emendamenti, il centrodestra presenta i suoi

Di sicuro non basterà una sola seduta per approvare il regolamento proposto dall’amministrazione comunale sulla Tares, il nuovo tributo su rifiuti e servizi che si preannuncia come una bella mazzata per i cittadini messinesi. Il piano tariffario non è ancora stato presentato perché prima il Consiglio dovrà dare il via libera al regolamento, saranno però almeno una ventina gli emendamenti che i consiglieri comunali hanno preparato per apportare alcune modifiche al documento.

Pdl e SiAmo Messina ne ha già pronti quattro che domani saranno discussi in aula. Il presupposto da cui sono partiti i consiglieri dei due gruppi è che questa tassa, in un momento economico così delicato, rischia di portare al collasso famiglie e commercianti. “Abbiamo fatto fare una stima verosimile ed è saltato fuori che un esercizio commerciale di circa 1000 mq si troverebbe a pagare circa 14mila euro annui di Tares” hanno spiegato il capogruppo Pdl Pippo Trischitta e la collega Daniela Faranda.

Non andrà meglio però alle famiglie. Ecco perché per i due gruppi del centro-destra adesso più che mai si dovrà puntare all’avvio della raccolta differenziata in modo da mettere i cittadini nelle condizioni di poter davvero fare dei rifiuti una risorsa. “Premiare i virtuosi e sanzionare, a costo di essere impopolari, chi non lo sarà” è questo il monito di Piero Adamo. I due gruppi, infatti, chiederanno di inserire nel regolamento l’obbligo, e non solo la possibilità, di ottenere riduzioni per chi farà la differenziata. Ovviamente questo dovrà essere accompagnato soprattutto dalla raccolta porta a porta e dall’incentivo dell’utilizzo delle sette isole ecologiche cittadine. E un altro sistema per iniziare a verificare l’effettivo rispetto della differenziata, ha aggiunto Pierluigi Parisi, potrebbe essere quello della sperimentazione nei grandi condomini attraverso la sistemazione dei contenitori adatti.

Il regolamento non specifica poi se per le utenze non domestiche le riduzioni saranno individuali o collettive, ecco dunque che i consiglieri chiedono maggiore chiarezza e dicono ai negozianti di unirsi e puntare a maggiori riduzioni tramite anche la forma dei centri commerciali naturali. Un altro emendamento riguarda invece la necessità di stabilire tariffe in funzione della quantità di rifiuti prodotti, dunque anche una maggiore caratterizzazione delle categorie di commercianti che naturalmente producono rifiuti a seconda delle attività. L’ultimo punto riguarda più nello specifico le riduzioni tariffarie, anche se il piano non è ancora stato presentato. Pdl e SiAmo Messina ritengono questa Tares profondamente iniqua perché non tiene conto né del tipo di abitazione, né delle zone in cui questa si trova, quindi la stessa casa sul viale San Martino o a Pezzolo si troverebbe a pagare lo stesso tributo, ma di questo eventualmente dovrà rispondere l’amministrazione. Invece propongono di prevedere una riduzione del 30% per chi nell’anno precedente non ha avuto un reddito superiore di 8.500 euro, 20% in meno per chi non ha superato i 10mila. Sarebbe un modo per aiutare la fasce svantaggiate e per non pesare troppo su chi già ha difficoltà ad arrivare a fine mese.

Anche il consigliere dei Progressisti Democratici Daniele Zuccarello ha preparato due emendamenti al regolamento proposto dall’amministrazione. Anche sotto la sua lente di ingrandimento gli articoli che riguardano la determinazione delle tariffe del tributo e le riduzioni per le utenze non domestiche. Sul primo punto Zuccarello proporrà di usare come criterio per ripartire i costi del servizio tra utenze domestiche e non domestiche la quantità e qualità dei rifiuti prodotti ed eventualmente di adottare i valori minimi di calcolo in assenza di quei dati. Per quanto riguarda le riduzioni per le utenze non domestiche, il capogruppo dei Progressisti democratici propone di prevedere la possibilità, per ogni utente, di organizzare sistemi autonomi per il recupero dei rifiuti prodotti e la successiva documentazione di tale attività per accedere alle riduzioni.

La materia è dunque molto vasta e lunghissimo sarà sicuramente il dibattito. Non bisogna dimenticare però che i tempi sono strettissimi e che il vicesindaco Guido Signorino aveva già sollecitato più volte il Consiglio all’approvazione del documento, anche per la necessità di avviare la stampa dei bollettini in tempo utile per riuscire a inviare i modelli della prima rata entro fine anno.

Francesca Stornante