Tesserino sflilato anche se si esce dall’Aula per pochi minuti. Carreri: «Basta, non siamo in carcere»

Si era allontanato dall’aula qualche minuto, giusto il tempo di andare a prendere un caffè, ma al suo ritorno in Aula ha trovato il tesserino sfilato dall’apposito apparecchio elettronico.

Il fatto è accaduto nell’ultima seduta della commissione servizi sociali – presieduta da Donatella Sindoni – e ha come protagonista il consigliere comunale Nino Carreri.

Rientrato in aula dalla breve pausa caffè e resosi conto di quanto accaduto, l’esponetnte dei Dr ha chiesto ed ottenuto di potere intervenire in pregiudiziale, manifestando il proprio dissenso rispetto alle disposizioni emanate dal segretario /direttore generale Antonio Le Donne, che secondo Carreri obbligano il personale comunale impiegato nelle commissioni a fare da «cani da gardia» dei consiglieri comunali , controllandone ogni movimento.

Il consigliere contesta l’«arbitraria interpretazione» della normativa regionale da parte di Le Donne e sollecita una urgente richiesta di chiarimento alla Regione per avere una interepretazione autentica .

«Invito – ha dichiarato in maniera animata Carreri – l’Ufficio di presidenza insieme ai capigruppo a chiedere una interlocuzione con il segretario generale, affinchè venga interpellato l’assessorato agli Enti locali ».

«Mi pare un’esagerazione stare qua dentro come fossimo in carcere, con i segretari che si devono mortificare per venire a staccare il tesserino se usciamo dall’aula . Se dobbiamo stare con la catena al piede, presenziare per 5 ore o anche per 7 ore lo voglio sapere con un parere della Regione e non perché ce lo impone il segretario». (DLT)