Stabilizzazioni e assunzioni, il Ministero mette i paletti. Problemi per i precari

Servirà chiarire molti punti, tornare a Roma per un’altra audizione presso il Ministero, capire cosa fare nell’immediato. La vicenda precari comunali è tutt’altro che chiusa. L’amministrazione pochi giorni fa aveva brindato all’approvazione della delibera sul fabbisogno del personale da parte della Commissione per il Controllo degli Enti locali, aveva fatto un plauso al lavoro sinergico svolto insieme alla deputazione nazionale, in primis il senatore Giampiero D’Alia e il deputato Enzo Garofalo, lo stesso sindaco negli giorno degli auguri di Natale aveva esordito parlando proprio dei 300 precari stabilizzati e della fine di un incubo ventennale per centinaia di lavoratori del Comune. Invece al momento resta di nuovo tutto appeso al filo perché è vero che si attendeva la relazione per capire quali prescrizioni il Ministero avesse impartito a Messina, ma è anche vero che quanto messo nero su bianco nelle 9 pagine di verbale rischia di far saltare i piani dell’amministrazione.

Una relazione che Palazzo Zanca attendeva con grande apprensione per capire soprattutto le motivazioni del no all’assunzione dei 32 vigili e che invece a questo passaggio riserva solo poche righe. La commissione ha di fatto deciso di basarsi sui due pareri negativi del Ragioniere generale e dei Revisori dei conti che proprio sull’assunzione dei 32 a tempo determinato avevano posto il veto per una serie di criticità. A quanto pare non sono neanche bastate le 8 pagine di controdeduzioni rese dal segretario generale Antonio Le Donne che aveva arricchito la delibera spedita al Ministero di un secondo parere costruito invece per convincere la commissione della bontà dell’operazione messa in piedi anche per i 32 agenti di Polizia municipale. La commissione scrive solo che “il Ragioniere generale e il Collegio dei revisori hanno espresso parere non favorevole e che tale parere non appare superabile con le considerazioni espresse dal Segretario generale. A questo punto bisognerà dunque capire che destino potrà avere la richiesta di proroga della graduatoria dei 32 vigili avanzata domenica scorsa da Palazzo Zanca proprio nel giorno in cui scadeva la graduatoria per prendere tempo e capire che margini potrebbero esserci per provare ancora a salvare i vigili.

Un appiglio è forse rappresentato dal parere sull’eventuale utilizzo della quota dei proventi delle multe per l’assunzione di vigili stagionali. La commissione scrive infatti che questo utilizzo dev’essere eventualmente previsto dettagliatamente nel programma del fabbisogno di personale, indicando il numero delle unità da assumere, il tempo di utilizzo, il periodo, il costo e deve essere richiesta preventivamente l’approvazione, trasmettendo il progetto e la certificazione delle somme necessarie e di quelle già introitate.

Se dunque dei vigili si parla poco e niente, grande attenzione è invece riservata proprio ai precari da stabilizzare. E qui spuntano i nodi da sciogliere. La Commissione in buona sostanza dice che a dettare le regole è la delibera 54/2014 della Sezione siciliana della Corte dei Conti che “conferma che gli Enti che hanno rispettato il patto di stabilità – dunque anche Messina – possono assumere a tempo indeterminato nel limite del 60% della spesa corrispondente alle cessazioni dell’anno precedente e destinare il 50% delle risorse alla stabilizzazione del personale precario e non ritiene possibile cumulare le quote di turn-over non utilizzate antecedentemente all’anno precedente né è possibile calcolare il 50% delle risorse relative agli anni 2013-2016 nel senso di poter procedere alla stabilizzaizone di personale, già nel 2014, a valere su risorse da maturare entro il 2016, in quanto tale cumulo è possibile solo in relazione al calcola del fabbisogno per l’avvio di procedure selettive e non già per anticipare le assunzioni programmate sulla base delle risorse assunzionali non ancora maturate”.

Ciò significa che per il 2014 il Comune avrà a disposizione le risorse maturate grazie ai pensionamenti del 2013 e 2014, sul piatto ci sono 2.723.474,75 euro, e di queste potrà usare solo il 50% per le stabilizzazioni. Non può invece tenere in considerazione quelle che conta di maturare nel 2015 e 2016 e che invece erano state inserite come “capacità assunzionale”. Non si comprende bene in che modo dovrebbero quindi essere fatte tutte le assunzioni dei precari entro il 31 dicembre 2016, così come vuole la legge della Regione Sicilia, se il Ministero non dà la possibilità di prevedere l’utilizzo di risorse effettivamente non ancora maturate ma che derivano da pensionamenti che si effettueranno nei prossimi due anni. E’ sicuramente questo uno dei punti da chiarire, visto che potrebbe restare fuori la metà dei precari. Anche perché la commissione dice sì alla programmazione triennale redatta da Palazzo Zanca, ma di fatto dà il via libera solo ad alcuni passaggi senza esprimersi sui progetti per gli anni 2015 e 2016.

Per il 2014 il piano delle assunzioni del Comune prevedeva infatti 153 unità di personale suddivise in 95 a tempo indeterminato (di cui 49 cat. A part-time 18 ore, per una spesa annua di 602.340,83 euro; 13 cat. A part-time 21 ore, per una spessa annua di 186.438,85 euro; 21 cat. B part-time 18 ore, per una spesa annua di 273.712,95 euro; 12 cat. B part-time 21 ore, per una spesa annua di 182.475,36 euro); 1 dirigente a tempo indeterminato con procedura ad evidenza pubblica, per una spesa annua di 76.791,81 euro; 32 agenti di Polizia municipale a tempo determinato; 5 cat. B e 20 cat. A a tempo indeterminato ex legge 68/99, la cui spesa annua non incide sui limiti della capacità di spesa ai fini assunzionali, essendo obbligatoria per coprire la quota d’obbligo. La Commissione approva invece l’assunzione programmata dei 25 (5+20) ex legge 68/99, l’assunzione tramite concorso pubblico di 1 dirigente, l’assunzione tramite stabilzzazione di personale precario a condizione che vengano effettuate esclusivamente per il numero di unità il cui costo rientri nei limiti percentuali di legge così come stabilito dalla Corte dei Conti.

A preoccupare sono le risorse effettivamente disponibili. Ma c’è di più. Perché sempre la commissione specifica che ogni operazione dovrà passare al vaglio di Ragionere e Revisori dei Conti e tornare nuovamente al Ministero entro il prossimo 31 dicembre 2014, indicando nel dettaglio le assunzioni effettuate, specificando le modalità di calcolo con tanto di sottoscrizione dei contratti entro la fine dell’anno in corso. In pratica il tutto dovrebbe essere fatto nel giro di quattro giorni. Tempo ovviamente insufficiente, considerato che non ci sono ancora neanche le graduatorie che stabiliscono l’ordine di stabilizzazione dei precari di Palazzo Zanca. La Commissione dice però che le assunzione non effettuate entro il 31 dicembre 2014 dovranno essere riprogrammate e riproposte. Quindi resta la possibilità ma si dovrà rifare tutto da capo con una nuova delibera che dovrà essere approvata sempre dal Ministero. Insomma, al momento resta tutto un rebus da sciogliere.

Francesca Stornante