Due anni di giunta Accorinti. Gioveni chiede al sindaco di relazionare in Consiglio

Esattamente due anni fa come oggi, 24 giugno, veniva proclamato sindaco Renato Accorinti. Due anni – secondo il consigliere comunale Libero Gioveni – – sono “sufficienti per esprimere un giudizio politico, da parte del civico consesso sull'operato di un'Amministrazione che si è candidata come alternativa e rivoluzionaria rispetto a "quellicheceranoprima"”.

Gioveni chiede alla presidente Emilia Barrile “di voler convocare una seduta del Consiglio comunale alla presenza del sindaco Renato Accorinti e di tutta la sua giunta, affinché egli relazioni all'aula quanto finora fatto rispetto al programma presentato agli elettori messinesi nelle Amministrative del 2013”.

“Solo per ricordare alcuni punti – afferma Gioveni – mi preme citare la creazione della flotta comunale, la stesura del bilancio partecipato, la riqualificazione dell'area falcata, la riduzione delle indennità agli assessori, la creazione di una "Cittadella del Made in Sicily" nell'area fieristica, la creazione di "orti comunali", la messa a norma degli impianti sportivi e tanti, tantissimi altri temi o questioni che, forse con troppa enfasi, erano state annunciate come realizzabili (Piano Regolatore Generale dell'Ambiente, mappatura strutturale dei fabbisogni scolastici, centri sociali per anziani nei quartieri ecc.). Inoltre, sarà l'occasione per discutere e approfondire le cause sull'immobilismo in alcuni settori (Risanamento), occupazionali (cantieri di servizio) o sociali (social card, morosità incolpevole), sulle rivoluzioni mancate (servizi sociali, cura del verde), sulle perdite di finanziamento per palese inadeguatezza politica o inadempienza amministrativa (fondi regionali asili nido), sulla paralisi dell'edilizia, sul mancato sviluppo del turismo, sull'incrinazione dei rapporti con le altre istituzioni (Prefetto, Arma e Curia), sulla mancata sicurezza a palazzo Zanca, sulla mancata programmazione di eventi culturali, sulla mancata assunzione stagionale dei 32 concorsisti vigili urbani ecc.. Insomma, di carne al fuoco ce n'è davvero tanta e forse non basterà una sola seduta perché il dibattito si prevede lungo e acceso. La città, dopo il voto "storico" di 2 anni fa, vuole conto e ragione”.