Accorinti a Lo Monaco: “Grave scaricare sugli altri le proprie responsabilità”

Ne aveva avute per tutti, com’è nel suo stile, Pietro Lo Monaco. Il proprietario dell’Acr Messina, al termine della disastrosa stagione sportiva che si è conclusa con la retrocessione in serie D, aveva addossato colpe ai giocatori, all’ex allenatore, ai messinesi che non andavano allo stadio, agli imprenditori che non hanno supportato il progetto e all’amministrazione comunale, con in testa “quel parvenu del sindaco”.

Ed allora la risposta da parte del “parvenu” non poteva mancare ed è altrettanto dura. Accorinti ribatte punto per punto alle accuse e rispedisce al mittente, “evitando di commentarle, gratuite ed offensive affermazioni rivolte al sindaco e ad altre autorità”.

La premessa è l’amarezza per la retrocessione della squadra, poi subito la volontà di “trarre gli spunti per ripartire, facendo tesoro degli errori che indubbiamente sono stati commessi” e la prima risposta a Lo Monaco: “Non si migliora la situazione scaricando responsabilità sugli altri, indicando colpevoli, accusando l'amministrazione comunale, le forze economiche e gli sportivi di non aver sostenuto il progetto. Questo sarebbe assolutamente grave, soprattutto nei confronti dei tantissimi tifosi messinesi che certamente con entusiasmo sono sempre stati accanto la propria squadra, anche nei momenti meno brillanti. Ma è ingeneroso anche verso questa amministrazione che, pur in momenti di grande difficoltà per la cronica mancanza di risorse, ha adempiuto a tutto quello che si è ritenuto necessario, nei tempi previsti, consentendo alla società ed alla sua dirigenza di concentrarsi sulle priorità sportive”.

I SOLDI SPESI DAL COMUNE ALLO STADIO SAN FILIPPO

Il sindaco riporta le cifre impiegate dal Comune per gli interventi effettuati allo stadio San Filippo, a partire dal collaudo statico decennale e dalla videosorveglianza: “Hanno comportato una spesa di 117mila euro, oltre agli importi relativi ai continui interventi manutentivi”.

IL COMUNE HA CREDITI PER 197mila EURO NEI CONFRONTI DELL’ACR MESSINA e DEBITI PER 15mila EURO

Accorinti ricorda anche che il “Comune vanta nei confronti dell’Acr Messina crediti per 197mila 060 euro, oltre le quote a carico della società per i consumi elettrici (10% come da delibera numero 752 del 27 agosto 2012 e 36% come da delibera numero 932 del 28 novembre 2013). È pur vero che, come avviene anche per altri impianti ed altre società, sono state presentate fatture documentate da portare in compensazione, ma queste ammontano ad un totale di soli 14mila 908,20 euro. Tutto questo per ribadire, comunque, che l'attenzione nei confronti della società che rappresenta la squadra della nostra città è stata massima e si è andato incontro ad ogni richiesta che poteva essere accettata”.

I RITARDI NELL’APPROVAZIONE DEL COMODATO D’USO PER I DUE STADI

Il sindaco segnala ancora che l’Acr Messina ha potuto usufruire, in esclusiva e per tutta la stagione, di entrambi gli stadi, sia il San Filippo per le partite di campionato sia il Celeste per gli allenamenti. Lo Monaco aveva però accusato l’amministrazione comunale di aver approvato il comodato d’uso solo nello scorso mese di marzo. “Paradossalmente – dice Accorinti – ciò si è tramutato anche in un vantaggio economico per la società calcistica che in questo lasso di tempo ha risparmiato sulla manutenzione ordinaria e sul 64% dei consumi elettrici che, in assenza di comodato d’uso, rimanevano a carico del Comune”.

REALIZZAZIONE NUOVI IMPIANTI SPORTIVI E RICHIESTA DI CONCESSIONE PLURIENNALE

Il primo cittadino respinge anche altre accuse, “basate su affermazioni false. Nessun progetto è mai stato consegnato ai nostri uffici per la realizzazione di nuovi impianti sportivi e nessuna richiesta è mai stata avanzata, per quanto possiamo sapere, al Consiglio comunale per concessioni pluriennali”.

I CONCERTI ESTIVI ALLO STADIO SAN FILIPPO

Anche in questo caso, Accorinti vuole precisare ma in realtà non fa altro che ribadire quanto già affermato più volte: “invece che pagare, come avveniva in passato, il Comune di Messina, quindi i messinesi, incasseranno 50mila euro dall'organizzazione di questi concerti; in tutte le città del mondo, chiedete alle migliaia di ragazzi che li frequentano, gli stadi vengono utilizzati con questi fini, non solo d'estate, e nessuno si lamenta, anzi”.

SOSTEGNO AD EVENTUALI ACQUIRENTI DELLA SOCIETA’

Chiariti tutti gli aspetti relativi al passato, ciò che davvero interessa ai tifosi del Messina è il futuro. Lo Monaco ha preannunciato che iscriverà la squadra in serie D. Il ripescaggio in Lega Pro potrebbe arrivare solo con l’acquisizione da parte di una nuova proprietà, che dovrebbe sborsare una cifra a fondo perduto e garantire una fidejussione, somme non ancora quantificate ufficialmente ma che potrebbero anche essere elevate fino a diverse centinaia di migliaia di euro.

Ai rumor balzati su internet sull’interesse di nuovi acquirenti, Lo Monaco ha risposto che “non c’è un cane”. E se “non ci sarà un cane” per tutta l’estate, allora sarà serie D. Non solo: che tipo di serie D sarà e con chi? Se non ci saranno acquirenti, la società resterà di proprietà di Lo Monaco che, non molto tempo fa, ebbe a dire: “con me il Messina non fallirà mai”. Ma su questo aspetto manca chiarezza. Il patron dell’Acr ha annunciato di voler “lasciare la squadra nelle mani del sindaco”. Il che, ovviamente, non vuol dire che il sindaco ne diverrà il proprietario o il gestore ma che, piuttosto, “dovrà pensare a trovare gli imprenditori giusti per continuare a fare calcio in città” – sempre per dirla con le parole di Lo Monaco.

“Questa amministrazione – ha concluso Accorinti – sosterrà, nei limiti di ciò che è consentito, chiunque abbia interesse a rinnovare i successi che i colori giallorossi hanno ottenuto nella propria gloriosa storia”. Ma non si tratta solo di sostenere, quanto di attrarre in tutti i modi possibili. Viceversa, l’orizzonte immediato è la serie D, quello plausibile a breve termine altre figuracce fino ad un nuovo fallimento.

(Marco Ipsale)