Farmacia assegnata al figlio, il deputato Pippo Laccoto: “Schizzi di fango su di me”

“Fango e basse insinuazioni contro di me” . Dopo le polemiche scaturite dal 25esimo posto in graduatoria per le nuove farmacie in Sicilia (222 vincitori su oltre 1800 domande) per il figlio Piero in società con altre persone, il deputato regionale Pd Giuseppe Laccoto passa al contrattacco e chiarisce l’intera vicenda.

“C’è qualcuno che schizza fango e qualche altro che nel fango ci sguazza- scrive- Sono vittima di una campagna denigratoria che sulla questione del concorso straordinario indetto su base nazionale vuol farmi apparire come l’artefice di una losca manovra che avrebbe determinato la collocazione al 25° posto (su 222 sedi da assegnare) dell’associazione dei quattro farmacisti di cui fa parte anche mio figlio Piero. Senza uno straccio di verifica si gettano in pasto all’opinione pubblica nomi e circostanze solo allo scopo di alimentare la cultura del sospetto. Un sistema che getta discredito sulla mia persona e, da oggi, anche sulla mia famiglia. Eppure basterebbe consultare il sito internet della Regione Siciliana“.
Sempre nel sito, spiega Laccoto si possono trovare il Decreto di approvazione della graduatoria provvisoria dei candidati, la Relazione inerente i criteri di valutazione. Il concorso, ribadisce il deputato renziano, è stato bandito in base ad una norma nazionale che prevedeva forme di associazione tra farmacisti per aspirare ad ottenere quelle previste dal bando. Il criterio di attribuzione dei punteggi inoltre era ancorato ai  titoli posseduti da ciascun farmacista associato da cumulare con quello degli altri. La Regione Sicilia ha adottato gli stessi criteri di attribuzione dei punteggi previsti nelle altre realtà e sulla base delle direttive nazionali emanate dal Ministero della Salute.

“Pertanto- sottolinea Laccoto-, il fatto che l’associazione dei quattro farmacisti di cui fa parte il dott. Piero Laccoto abbia raggiunto il 25° posto della graduatoria è determinato solamente dalla sommatoria dei punteggi attribuiti in relazione ai titoli (Voto di Laurea, etc) posseduti da ciascuno degli associati. Non ci possono essere trucchi perché l’attribuzione del punteggio è di tipo matematico. Tra l’altro, lo stesso decreto di approvazione della graduatoria provvisoria consente di accedere agli atti e verificare i punteggi dei partecipanti entro 60 giorni. Le allusioni, i riferimenti al “figlio di” lasciano spazio a bieche strumentalizzazioni politiche che, a mio avviso, non solo fanno torto alla verità, ma ledono anche la dignità umana e professionale dei soggetti coinvolti. Mi ribello a vergognose e basse insinuazioni che, comunque, rispecchiano fedelmente la natura dei personaggi che le fanno”   .

Laccoto rispedisce al mittente ogni polemica, che,per la verità coinvolge anche l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio dal momento che tra i vincitori risulta anche la sorella. Insomma, secondo il deputato a “prendere la palla al balzo” sarebbero stati nemici politici, che hanno colto l’occasione per affondare il colpo.

R.Br.