Ferlisi respinge al mittente le accuse: «Il trasferimento? Dovuto a gravi inosservanze»

Calogero Ferlisi non ci sta. E parte al contrattacco. Il comandante della polizia municipale replica a quanto da noi pubblicato stamattina a proposito dello spinoso caso degli impianti pubblicitari in città (LEGGI QUI) ed alla vicenda del commissario Felice Sturniolo, trasferito in altra sezione dopo aver formalizzato 181 verbali in un mese nei confronti delle ditte in violazione del Codice della Strada e in assenza di concessione Cosap. Ecco cosa risponde Ferlisi: «Non si può pensare che il commissario sia stato trasferito per le multe comminate, anzi. Questa preziosa attività repressiva e stata posta in essere solo dopo ripetute richieste mie, perchè più volte mi era stato risposto negativamente, facendo venire meno il rapporto di fiducia. Più volte il commissario non ha ossequiato alle mie disposizioni, lui ha scritto di non poter verbalizzare perché già impegnato con la Tarsu. Solo dopo ha iniziato ad elevare verbali, proseguendo tra l’altro nell’attività con la Tarsi, peraltro prima aveva inviato note a organi esterni, al sindaco, ad assessori, pur non avendone la facoltà. Queste mancanze, unite alla gravi inosservanze rispetto alle mie disposizioni, mi hanno indotto al trasferimento. E vorrei chiarire una ulteriore cosa – conclude Ferlisi – il nuovo responsabile sta incrementando l’attività, siamo arrivati già a 250 verbali».