Franco Rinaldi: “Crocetta il peggior presidente della storia,è un dovere staccare la spina”

Nell’ennesima bufera politica alla Regione s’innesta una polemica a puntate, iniziata poco dopo l’insediamento del governatore in merito al possibile ingresso in giunta del deputato regionale Franco Rinaldi. Polemica che Crocetta rispolvera spesso e che ha fatto nei giorni scorsi dopo le dimissioni della Borsellino. “Pensate che il Pd voleva farmi scegliere come assessore Franco Rinaldi, il cognato di Genovese….”.

Questa volta però Rinaldi ha replicato con una lunga nota nella quale spiega che non ci sta ad essere chiamato in causa all’occorrenza: “Tutto ha e deve avere un limite, compresa la tolleranza per il governatore peggiore della storia della Sicilia. Quando Crocetta è messo all'angolo e non sa come difendersi dalla sua totale inconcludenza ed incompetenza tenta di discolparsi, scaricando su gli altri le sue inefficienze, riparte con la solita cantilena " se avessi messo Rinaldi in giunta………..". Crocetta, dipinto come un grande uomo…….ma da approfittatore quale si è rivelato, si è fatto eleggere con i voti dei messinesi e di mio cognato, che hanno fatto la differenza rispetto a tutte le altre province, permettendogli di sedere nella più alta carica regionale, per ricambiare entrambi attaccando Genovese dal giorno dopo l’insediamento ed indicandolo come il male di tutti i mali, e massacrando la città di Messina in ogni scelta governativa. E' vero c'è un processo in corso che vede mio cognato in custodia cautelare preventiva, a mio avviso palesemente illegittima, ed un rinvio a giudizio nei miei confronti, ma Crocetta, ogni volta che è con l'acqua alla gola, tira fuori questo argomento come se già ci fosse una condanna e come se fosse la giustificazione di tutti i suoi guai. Dimentica invece che è circondato da figure inquietanti, soggetti indagati, rinviati a giudizio e condannati dalla corte dei conti e dalla procura della Repubblica, e dimentica addirittura, come se ciò fosse irrilevante, che lui stesso è stato rinviato a giudizio. La tanto sbandierata rivoluzione e le sue regole della legalità, valgono solo per gli altri. Basta leggere i giornali anche online più rappresentativi, per avere memoria storica della anomala gestione del potere esercitato in faccia alla lottizzazione, tanto incriminata agli altri, ma legittima se fatta da lui, a tutti gli amici e non, ma soprattutto dalle continue conferenze stampa inquisitorie farneticanti generalmente e puntualmente smentite dalla realtà subito dopo. Senza dimenticare gli amati proclami "abolirò le Province….." "rinuncerò alla mia indennità…." La cosa più grave è che ha distrutto tutto quello a cui si è interessato, a cominciare dalla formazione professionale, quando inneggiava "non farò macelleria sociale…" ed ha mandato a casa 8000 famiglie, chiudendo tutti gli enti di formazione, e dichiarando che ha fatto risparmiare 250 milioni perchè se ne spendevano 400 e adesso se ne spendono 150, dimenticando di dire che sono fondi europei che verranno stornati dalla Sicilia ad altri paesi europei che li utilizzeranno anche per la stessa finalità. Per non parlare poi dei fondi comunitari che riguardano l'industria, l'agricoltura, il terziario etc… di cui si aspettano ancora i bandi esecutivi per l'utilizzo delle somme, e l’ecatombe nella gestione delle società partecipate, della sanità e della cooperazione. Io e mio cognato siamo stati per due anni in religioso silenzio ,da alcuni interpretato come ammissione di colpa e non come assunzione di responsabilità che solo un uomo di grande statura politica come Genovese ha dimostrato di avere, subendo gli attacchi mediatici fatti da molti esponenti politici, alcuni di primo piano e da altri da cui meno te l'aspetti, rispettando l'operato della magistratura come è nel nostro stile di vita ma sopratutto nella grande dignità e nobiltà di chi ancor prima che l'aula votasse l'autorizzazione per l'arresto, lasciava l'aula per recarsi all'aeroporto per consegnarsi, dopo aver salutato la famiglia,al carcere di Gazzi. L' ingiustizia spesso mette a dura prova la pazienza, ma la certezza che la verità e la giustizia avranno il sopravvento ci dá la forza per continuare. Non so se con l'ennesimo rimpasto decideranno di far continuare questa agonia, sostenendo ancora una volta questa esperienza disastrosa con la scusa della responsabilità di governo per i siciliani, nascondendo in verità il timore di molti di noi di non poter fare ritorno all'assemblea regionale siciliana, ma una cosa la so: Crocetta è il peggior presidente che la Sicilia abbia mai avuto, e il nostro più grande dovere, al di là del tornaconto personale è quello di avere il coraggio di mandalo a casa”. Franco Rinaldi