M5S contro Rinaldi: “La peggior offesa, pronunciata da lui, per noi è un complimento”

“Il Movimento 5 Stelle non aveva altri argomenti per affrontare questa campagna elettorale se non il caso Genovese. Sono letteralmente vuoti, li conosco uno per uno, ce li ho all’Ars e sono privi di contenuti. Non entrano nel merito delle questioni vere, non hanno idea di che cosa parliamo. Hanno ottenuto quello che volevano adesso ci sarà il processo vero”.

Queste alcune delle dichiarazioni che il deputato del Pd Franco Rinaldi ha rilasciato ieri a Tempostretto durante una lunga intervista telefonica in cui ha difeso a spada tratta il cognato Francantonio Genovese e sparato a zero sui grillini, sul suo stesso Pd e sulla stampa (vedi articolo a parte). Le parole di Rinaldi non sono passate inosservate e la replica è arrivata da tutto il gruppo dei 5 Stelle all’Ars che non le hanno certo mandate a dire.

Anche la peggiore offesa, se pronunciata da lui, non può che risuonare come il migliore dei complimenti”. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 stelle all’Ars risponde con distacco a quelli che definisce “vuoti ed isterici attacchi” di Franco Rinaldi.

“Ci accusa di essere privi di contenuti? Dipende dai parametri di giudizio. Per lui sarà ricco di contenuti il cognato, che per la Procura, evidentemente, è ricco anche di cose da chiarire, se è vero, come è vero, che ne ha disposto la custodia cautelare”.

“A Rinaldi ricordiamo solo che tra le pochissime leggi di iniziativa parlamentare approvate dall’Ars ce ne sono due a nostra firma e che, osteggiati da tutti, siamo riusciti a mettere in piedi l’operazione microcredito, graditissima alle imprese e alla quale lui e i deputati di tutti i partiti, si sono sempre guardati bene dal contribuire con parte dei loro stipendi. Con l’occasione, al presidente del collegio dei questori dell’ Ars, ricordiamo che sarebbe opportuno un suo passo indietro, dimettendosi dalla carica che ricopre, considerato che anche lui risulta coinvolto nell’inchiesta che ha portato in carcere il cognato”.

“Il decoro del Palazzo, cui lui ha sempre dimostrato di tenere tantissimo, ne gioverebbe di certo. Il lustro dell’Ars non è proporzionale solo ai centimetri delle cravatte che si indossano per frequentare Palazzo dei Normanni".