Prg, l’assessore Croce: “Messina deve rispettare le norme come tutti. Non è zona franca”

Il fatto che io sia un assessore regionale messinese non significa che Messina non debba rispettare le norme o sia un punto franco”. La prima frecciatina dell’assessore regionale al territorio e all’ambiente Maurizio Croce la riserva all’ex capogruppo Dr, attuale capogruppo di Fratelli d’Italia, Elvira Amata, poi replica punto per punto sul caso variante Prg e sul progetto Bisconte-Catarratti, sottolineando come la Regione abbia semplicemente applicato le regole. La “falla” non è attribuibile alla Regione ma al Comune di Messina.

Nei giorni scorsi l’assessore De Cola non aveva nascosto il suo malumore per la decisione della Regione di applicare l’assoggettabilità Vas (valutazione ambientale strategica) per la variante del Prg ed Elvira Amata aveva rincarato la dose “Messina viene trattata come l’ultima della classe”.

Puntuale quindi la replica dell’assessore Croce che vuole ristabilire la verità dei fatti, evidenziare come non ci sia alcuna Cenerentola nell’isola ed anche per Messina valgano le stesse norme che per le altre realtà.

VARIANTE AL PRG

“Non è che perché sono messinese ed assessore la città di Messina può considerarsi una zona franca o non debba rispettare le regole- spiega Croce- Sin dallo scorso anno ho detto all’assessore De Cola che doveva fare la Vas. Ricordo che anche la stessa Amata inviò una nota all’assessore proprio sottolineando la necessità dell’avvio delle di valutazione ambientale. Non si tratta di questioni di simpatia o antipatia, ma semplicemente lo prevede la normativa. Non si possono bypassare le leggi. A marzo, dopo la diatriba del Comune con il Genio civile, sono stati trasmessi tutti i pareri e solo da quel momento sono scattati i termini. Ci siamo espressi solo dopo aver avuto tutti i pareri richiesti, non potevamo farlo certo prima. Al massimo mi si può dire che siamo in ritardo di 30 giorni, non certo di un anno. In ogni caso adesso la palla passa al Comune di Messina, che dovrà avviare la procedura per la valutazione ambientale. Spetta all’amministrazione rispettare la tabella di marcia, non a noi.”

Oltre all’assessore Croce per la verità da quasi due anni anche l’ordine degli architetti ha sollecitato, per rispetto delle leggi, l’avvio della procedura per la Vas. L’iter infatti è abbastanza complesso e prevede che siano coinvolti gli ordini professionali, il consiglio comunale, i cittadini. Impensabile quindi che si possa completare questo passaggio in pochi mesi, come ha dichiarato l’assessore De Cola.

La valutazione ambientale strategica richiederà infatti la reale partecipazione di tutte le parti coinvolte nel processo.

“E’ l’amministrazione che adesso deve avviare l’iter. Da parte mia, come assessore, posso dire che quando l’amministrazione presenterà il rapporto ambientale il mio impegno sarà l’assoluto rispetto dei termini di 60 giorni così come ho fatto per il Prg del porto. Ma prima è il Comune che deve predisporre il rapporto ambientale. Le regole valgono per tutti ed erano ben note da tempo. Non si può accusare la Regione di ritardare o mettere i bastoni tra le ruote. Basti vedere quello che stiamo facendo per il Patto per la falce o per il Patto per la Sicilia”.

TORRENTE BISCONTE-CATARRATTI

Altra nota dolente, come emerso in sede di Commissione consiliare e dalle dichiarazioni dell’ingegnere Cardia e di Elvira Amata, è il progetto per il torrente Bisconte-Catarratti, che sarebbe stato messo in una “graduatoria di serie B” rispetto ad altri progetti siciliani, restando senza risorse.

“Il progetto per Bisconte sarà finanziato a settembre, non è stato affatto scartato o messo in secondo piano-sottolinea- Nel marzo 2015 Italia Sicura ha richiesto alle Regioni l’elenco dei progetti da finanziare nell’ambito degli interventi contro il dissesto idrogeologico. Abbiamo inserito anche Bisconte-Catarratti. C’è stato quindi un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ha destinato le risorse per il piano stralcio per le Città Metropolitane. Inizialmente le somme destinate erano di 1 miliardo e 600 milioni, poi ne sono state stanziate, nel settembre 2015, poco più di 600 milioni per una prima parte. Adesso a settembre, con un’altra delibera, sarà trovata la copertura finanziaria per i progetti restanti, compreso quello di Bisconte. E’ stata quindi solo una questione di tempi, certo non si può pensare che venga disatteso un decreto del Presidente del Consiglio”.

ATTENZIONE VERSO MESSINA

A quanti sostengono che Messina sia sempre la Cenerentola l’assessore di area Sicilia Futura replica con le percentuali del Patto per la Sicilia.

“A proposito del progetto per Bisconte vorrei chiedere all’ingegnere Cardia che sostiene che abbiamo perso le risorse, per quale motivo, qualora fosse davvero così, non ha inserito il progetto nell’elenco di quelli da inserire nel Patto per Messina Città Metropolitana? Evidentemente sa che il progetto non è affatto stato escluso.

L’attenzione verso Messina non è mai venuta meno, basta andare a guardare nel Patto per la Sicilia quante risorse, tra gli oltre 650 milioni destinati agli interventi di tutela del territorio a rischio idrogeologico, sono destinate alla provincia di Messina. Stiamo parlando di circa 400 milioni….. “

Il Patto per la Sicilia dovrebbe essere firmato entro la fine di luglio e la prossima settimana si terrà l’ultima riunione a Palazzo Chigi.

L’ultima frecciata è sempre per l’ormai ex collega di partito Elvira Amata che è stata consulente per il suo assessorato per oltre un anno. “Non si è dimessa come dichiara. In realtà nell’ottobre dello scorso anno, quando il Crocetta ter è stato modificato con il rimpasto e noi assessori abbiamo rimesso le deleghe, sono automaticamente cessate le consulenze”. Dopo il rimpasto Croce è rimasto al suo posto e con la stessa delega ma non ha rinnovato il rapporto di collaborazione con la Amata che da più di 8 mesi non è quindi più consulente.

Rosaria Brancato