Il prof. Bruschetta: “Il laser verde ha dei limiti, non alimentiamo l’esterofilia”

Secondo le linee guida urologiche italiane ma, soprattutto, europee ed americane, il gold standard per il trattamento dell'ipertrofia prostatica risulta ancora essere la Turp (resezione endoscopica della prostata), metodica con la quale si ottengono gli stessi risultati del laser sia in termini di mantenimento della sessualità che di altro.

Mi preme, inoltre, far notare come non vengano descritti quelli che sono i limiti del laser primo fra tutti la sintomatologia disurica post intervento, la mancanza di esame istologico (a meno di prelievo con tecnica standard di alcuni frammenti prostatici) ed il target dimensionale della prostata che è possibile trattare. Tutto scritto nelle linee guida disponibili on line dell'Urop (Società italiana degli urologi dell'ospedalità privata), della Siu (società italiana di urologia) e della società europea di urologia.

Il tutto per non ingenerare confusione nell'utenza che, in cerca di false soluzioni, tenderebbe ad aumentare l'esterofilia o nordfilia, accrescendo la già martoriata spesa sanitaria.

Sebastiano Bruschetta