Straordinari al Cas, Panarello risponde a Orsa e Cub: «Bisogna contestare nel merito»

Sulla vicenda del Cas relativa alla sanzione e ai provvedimenti per quattro dipendenti dell’ufficio personale disposti dall’Ispettorato del Lavoro (vedi qui) per un uso spregiudicato degli straordinari, interviene nuovamente il deputato regionale, Filippo Panarello, che risponde alla nota dei sindacati ORSA e CUB (vedi qui).

«I contenuti della mia interrogazione, sul trasferimento determinato dall’Ispettorato del lavoro di Messina di quattro dipendenti del Consorzio autostradale – scrive – possono essere contestati, come fanno alcuni sindacalisti, ma con argomenti di merito e non facendo dietrologia o, peggio ancora, accusandomi di disinteresse per gli ex trimestralisti».

«Io – continua Panarello – non ho censurato, come si evince da una lettura attenta della mia iniziativa parlamentare, l’indagine dell’Ispettorato sul presunto abuso nel ricorso al lavoro straordinario o su altri comportamenti del CAS ritenuti scorretti. Ho richiamato l’attenzione dell’Assessore al Lavoro su una sanzione che penalizza quattro lavoratori (livello C) sulla base di una circolare che è applicabile, esclusivamente, ai dirigenti pubblici. Considero abnorme questo provvedimento e paradossali i suoi effetti».

«Un Ufficio, preposto a far rispettare i diritti dei lavoratori, assume un provvedimento che conculca un diritto fondamentale, sancito dalla Costituzione: quello di associarsi liberamente nei sindacati o nei partiti. Per i sindacalisti dell’ORSA o dei CUB è una questione da niente? Liberi di pensarlo. Io- sottolinea il parlamentare del Pd- lo ritengo un fatto grave, a prescindere dalle sigle sindacali coinvolte, e aspetto la verifica e la valutazione dell’assessorato. Quanto al mio impegno per i lavoratori dell’autostrada, parlano gli atti parlamentari».

«Vorrei soltanto ricordare – prosegue Panarello – che ho ripetutamente denunciato la situazione del CAS. Ho più volte proposto, finora senza fortuna, la trasformazione dello status giuridico del Consorzio da Ente regionale ad azienda erogatrice di servizi pubblici. Per consentire maggiore efficienza e ritornare ad applicare il contratto nazionale di categoria che consente di reclutare il personale con criteri trasparenti, a partire dall’utilizzazione dei cosiddetti precari storici».

«Continuerò a farlo e spero – conclude – che l’iniziativa assunta dall’Assessore alle Infrastrutture di promuovere una nuova società assieme all’ANAS( proposta da me avanzata sin dalla scorsa legislatura), possa andare rapidamente in porto, per dare un assetto più moderno al Consorzio e una speranza di lavoro per gli ex trimestralisti».