Donna Sarina dice no alla Tari di Nottingham e compila il modulo di Robin Hood. Ecco come

Caro diario, non so se è l’avanzare dell’età ma sto accusando strani disturbi. Non so se sto diventando sorda e scambio lucciole per lanterne o se soffro di Alzheimer e mi sembra di essere tornata più giovane di qualche annetto. Giurerei di aver sentito per mesi e mesi l’assessore Ialacqua, l’ex personaggio-ambiente del 2012 Ciacci, il sindaco e la giunta dirci che: avremmo risparmiato sulla tassa dei rifiuti, la rivoluzione è in mezzo a noi, la differenziata ha raggiunto vette del 75% e i nostri viali profumano di rose. Poi però 10 consiglieri comunali approvano, come ho già scritto nel mio diario, la Tari di Nottingham mentre siamo sommersi da mmunnizza e viviamo allo stato brado come nella foresta amazzonica. O io sono sorda e Ialacqua non ha mai promesso di farci vivere nei Giardini di Babilonia o sono finita nella macchina del tempo nell’era di Di Maria, Buzzanca e Ruggeri o sono finita nel cartone animato di Robin Hood “urca urca tirulleru oggi splende il sol”.

Stavo per recarmi al Pronto soccorso del Piemonte (prima che Vullo lo muri con quelli che sono rimasti dentro, compresi i pazienti) quando la mia vicina di casa mi ha detto che non sono né sorda né viaggio nel tempo. I cumuli di rifiuti ovunque non sono frutto della mia immaginazione e neanche il balzello di Nottingham, così come le ville abbandonate, le aiuole incolte, gli alberi che stramazzano su auto e persone, i rami che entrano nelle case, i cespugli e gli insetti in stile giungla. Ho replicato: ma io avrò lo sconto, porto vetro e carta all’isola ecologica di Gravitelli, pagherò di meno. Quando lei ha iniziato a ridere a crepapelle mi sono seduta sul gradino di casa e ho pianto. Poi ho letto che l’avvocato Aura Notarianni ha temuto come me di essere diventata o sorda o rimbambita e quando ha capito di essere sanissima e in grado d’intendere e di volere si è arrabbiata e ha trovato l’arma di Robin Hood: un modulo da spedire al Comune per difendersi dal balzello dello sceriffo e rifiutarsi di pagare per un servizio che non abbiamo.

Persino io, che sono Donna Sarina e non ho le “scuole alte” posso difendermi dallo sceriffo, compilare il modulo e vedere cosa mi risponde la giunta.

“Noi cittadini dobbiamo avere uno scatto di orgoglio guardando come è ridotto anche il tratto davanti ad ognuna delle nostre case-mi ha detto Aura Notarianni- Se la collaboratrice domestica ti chiede un aumento per pulire meglio la casa e poi scopri che non lava i vetri, non spolvera e per di più ti nasconde la polvere sotto il tappeto che fai, la paghi di più e non protesti?”

Il modulo (in allegato) è facile da compilare e inviare all’ufficio protocollo del Comune. Dopo le premesse si legge: tale delibera non ha tenuto conto che, in applicazione delle norme, la Tari è dovuta nella misura massima del 20% della tariffa in caso di mancato svolgimento del servizio ovvero di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento. Tale situazione è documentata dalle numerose segnalazioni dell’Aps 5 agli uffici competenti nonché dai controlli dell’ATO3 nel 2015, supportati da documentazione. Considerato che a causa del mancato espletamento del servizio di raccolta differenziata si deve applicare la riduzione massima dell’80% della tariffa, Donna Sarina CHIEDE, ai sensi del comma 656 art.1 legge 147/2013 e dell’art. 35 del Regolamento comunale Uic approvato con delibera 8.9.2014 n°26/C, l’applicazione per l’anno 2015 della riduzione massima dell’80%. Resto in attesa di ricevere comunicazione scritta dell’accoglimento della presente entro il 5 novembre e di conoscere il nome del responsabile del procedimento. La rata del 5 novembre, dobbiamo pagarla, perché rappresenta il 30% dell’importo complessivo.

Mi ero illusa che avendo 40 consiglieri comunali qualcuno che avrebbe fatto i miei interessi ci sarebbe stato. Invece non è così. La Lo Presti ha sottolineato come ci sia stato chi ha diviso l’Aula in responsabili e irresponsabili, là dove, secondo i sì, alla MaxiTari quel sì sarebbe un atto di responsabilità verso i cittadini, omettendo invece di dire che è un atto di acquiescenza verso politiche debitorie in totale continuità con il passato e verso il futuro. Ma i veri irresponsabili sono gli ignavi, gli assenti. I 23 assenti la sera della votazione, mi chiedo, pagano la Tari? Hanno problemi di olfatto e di vista e non vedono niente e non sentono la puzza? Vivono altrove? Per la legge del contrappasso io li vedrei nel girone degli incollati non ad una poltrona, ma ad un cassonetto,costretti ad ascoltare per l’eternità i brevi discorsi di Crocetta, Accorinti, Berlusconi. E punizione ancora peggiore, non potere incassare il gettone di presenza mai più. Quanto ai 17 presenti, resta il Quarto mistero di Fatima sapere perché 10 di loro, dopo averne dette di tutti i colori all’assessore hanno votato sì. Cardile ha persino proposto la riduzione dell’80% ma poi, quando hanno bocciato la proposta, lui, invece di alzarsi sdegnato e raggiungere gli altri nella foresta di Sherwood, ha approvato la SuperTari…. Questi 10 consiglieri sono residenti in un’altra città? Lo sanno che i costi maggiorati sono STRUTTURALI e ce li riporteremo sul groppone, per i prossimi 10 anni nel Piano di riequilibrio? Condivido quello che hanno spiegato Nina Lo Presti e Gino Sturniolo che hanno votato NO. Cerco di spiegare la loro posizione per le Donne Sarine messinesi: 1)un tempo la tassa non era a totale carico del cittadino, ora sì. 2)in gioco c’è un debito di 60 milioni di euro che pagheremo noi 3)Ialacqua lo sa benissimo perché Ciacci glielo ha spiegato molte volte, l’ultima delle quali con una letterina prima di lasciare questa città ed il cerino in mano a Calabrò 4)il costo del servizio è superiore alle somme date dal Comune ogni mese di circa 280 mila euro, quindi ogni anno noi cittadini dobbiamo pagare quel sovrappiù 5) i costi in più NON SONO per un servizio migliore ma per coprire i costi strutturali 6) chi ha approvato la tassa lo ha fatto per non far saltare il Piano di riequilibrio che poggia le sue basi sulle nostre spalle, ovvero sui balzelli di Nottingham e sulle favole da Mille e una notte come quella dell’Amam e dell’Atm che producono utili, che sarebbe come dire che io posso partecipare a Miss Italia e vincere. I 10 che hanno votato sì infatti credono anche a Babbo Natale ed al topolino dei denti. Loro lo chiamano senso di responsabilità, io sento odore di fregatura.

Caro Diario ecco perché compilerò il modulo di Robin Hood e contesterò la Tari. Urca urca tirulleru oggi splende il sol.

Rosaria Brancato