Rimodulazione piano di riequilibrio, i revisori dei conti dicono sì ma il parere è “condizionato”

«Parere favorevole a condizione che vengano assorbiti i rilievi descritti». Alla fine è arrivato il tanto atteso responso del Collegio dei Revisori dei Conti presieduto da Dario Zaccone che oggi ha consegnato la relazione con il parere sullo Schema di Piano di Riequilibrio rimodulato per gli anni 2014-2023 esitato dalla giunta Accorinti lo scorso 22 gennaio. Sono stati giorni di super lavoro per i revisori, gli uffici comunali e gli amministratori di Palazzo Zanca, numerose le riunioni e la documentazione esaminata, un tour de force per arrivare il prima possibile ad avere il via libera dell’organo contabile per far approdare il provvedimento in Consiglio comunale. Con questo atto l’amministrazione di fatto risponde alle 23 criticità evidenziate dal Ministero sul Piano di Riequilibrio decennale che era stato approvato lo scorso 2 settembre, i revisori dei conti hanno però rilevato una serie di incongruenze che adesso dovranno essere modificate, pena il parere favorevole che, come si legge nella relazione, è vincolato alla modifica dei rilievi sollevati. Modifiche che l’amministrazione apporterà attraverso emendamenti che saranno presentati in Consiglio comunale, questa la strada decisa per non azzerare con un eventuale ritiro del provvedimento il lavoro svolto fino ad oggi.

Adesso il parere dei revisori farà tappa in I Commissione Bilancio ma si attenderà la seduta ordinaria di lunedì per iniziare a discutere l’atto. Almeno così ha stabilito il presidente Nicola Cucinotta, anche se la presidente Emilia Barrile ha già convocato per martedì 10 alle 19 il Consiglio comunale in seduta straordinaria per discutere le modifiche al Piano di riequilibrio, dunque la commissione potrebbe non avere il tempo necessario per approfondire tutti i passaggi. Cucinotta avrebbe anche voluto chiedere all’amministrazione di accelerare i tempi per la redazione degli emendamenti che così potevano essere discussi contestualmente alla relazione dei revisori in commissione, in modo da giungere poi in aula pronti per la discussione e già sviscerati. La seduta di Consiglio è però stata fissata per martedì alle 19, com’era tra l’altro stato richiesto con tre diverse note direttamente dal Sindaco nonostante ormai i tempi sull’invio a Roma delle modifiche al Piano di riequilibrio si siano dilatati forse oltre quanto ci si sarebbe aspettati. In teoria, infatti, l’ente avrebbe dovuto soddisfare le richieste ministeriali entro il 28 gennaio ma il termine è stato sforato con la rassicurazione del segretario/direttore generale Antonio Le Donne che si trattasse di un termine ordinatorio e non perentorio.

Andando a spulciare la reazione firmata dai revisori Dario Zaccone, Federico Basile e Giuseppe Ziangales ecco quali sono le modifiche richieste: incementare per almeno 14 milioni il Fondo rischi straoridinari; incrementare di 30 mila euro l’importo destinato a debiti fuori bilancio con provvedimenti giudiziali impugnati; ridurre da 131.516.574,32 a 110.158.697,35 i debiti potenziali con giudizi pendenti; portare da 18 a 32 milioni le somme previste per i debiti di Messinambiente; ridurre di 15,5 milioni di euro il costo del personale; ridurre del 25% gli introiti previsti da Amam; incrementare fino a 30 milioni di euro la parte del Fondo regionale.

L’amministrazione dunque dovrà al più presto produrre gli emendamenti per correggere questi passaggi, emendamenti che dovranno comunque passare al vaglio dei revisori dei conti.

F.St.-DLT