Gioveni denuncia anomalie nel bando per sistema informativo del Dipartimento Cimiteri

Un bando di gara da 803mila 500 euro per la realizzazione e il potenziamento del sistema informativo del Dipartimento Cimiteri. Il consigliere comunale Libero Gioveni ha scritto al sindaco Accorinti ed all’assessore Ialacqua per chiederne la revoca in autotutela e l’eventuale formulazione di uno nuovo.

Secondo Gioveni l’importo è elevato rispetto alla tipologia di lavori da eseguire ed è strano che alla gara abbia partecipato una sola ditta: “Non volendo citare espressamente e volutamente alcuni articoli del capitolato degli oneri che evidenziano delle inconsuete restrizioni e peculiarità nei requisiti minimi da possedere per la partecipazione alla gara – scrive il consigliere comunale – in particolare, da un esame dell'articolo 12 ai commi b), c) e d) dello stesso capitolato, emerge una palese convergenza unidirezionale (quasi "ad personam") che non dà praticamente scampo ad eventuali altre aziende che intenderebbero proporsi per l'aggiudicazione dell'appalto”.

Diverse le conseguenze della partecipazione di una sola ditta alla gara.

1. “Si rischia concretamente – prosegue Gioveni – che i partecipanti alla gara esprimano un eccessivo ribasso d'asta (anche più del 50%) visto l'importo complessivo molto alto, con tutto ciò che ne può conseguire in termini di qualità del servizio reso;

2. Mancano nel bando elementi volti a determinare le eventuali responsabilitàdella ditta aggiudicataria e i consueti termini di scadenze relativi alle attività richieste;

3. Mancano i riferimenti ad eventuali penali per ritardi nella consegna dei lavori o per l'inosservanza delle procedure tecniche, propri di un normale bando di gara;

4. Mancano riferimenti alle modalità di collaudo e di verifica, anch'esse proprie di un bando di gara”.

Gioveni chiede allora ad Accorinti e Ialacqua di approfondire l'esame del bando in questione prima che la fase dell'aggiudicazione provvisoria termini con la firma del contratto; e di valutare la possibilità, dopo aver accertato i dubbi e le singolarità evidenziate, di revocare in autotutela il bando di gara invitando il dirigente competente a redigerne uno nuovo con minori restrizioni nei requisiti per la partecipazione che favoriscano una più ampia partecipazione.