Buzzanca pensa di dimettersi a novembre: il Pdl già al lavoro per trovare il successore

Si vota in provincia, certo. E sarà un voto pesante, non c’è dubbio. Specie quando di mezzo ci sono comuni come Barcellona, sul fronte tirrenico, o Santa Teresa Riva, su quello ionico. Ma nel mirino c’è già la tornata elettorale della primavera 2013, quando Messina tornerà alle urne per scegliere il dopo Buzzanca. Nello stesso periodo si voterà anche per la Regione e per il nuovo governo nazionale, con alcune variabili ancora tutte da definire: la scomparsa del “Porcellum”, il possibile ritorno alle preferenze, l’ancor più possibile riduzione del numero dei parlamentari. Questi, ma non solo, i motivi che potrebbero indurre Giuseppe Buzzanca a rinunciare alla scalata al parlamento nazionale, tentando la riconferma all’Ars. Dove, confida spesso ai suoi, «posso legiferare e non sono uno in mezzo a tanti come sarei a Roma». Buzzanca a Palermo si sente protagonista, ecco perché quella poltrona proprio non la vuole mollare, ecco perché a quella poltrona vorrà di nuovo ambire fra un anno. Per farlo, però, dovrà lasciare sei mesi prima la fascia tricolore da sindaco. A Palazzo Zanca la voce circola da un po’, diciamo che più che una indiscrezione e qualcosa di molto simile ad una consapevolezza: a novembre Buzzanca si dimetterà. Un’ipotesi di fronte alla quale l’unica perplessità è legata al fatto che l’eventuale commissario verrebbe nominato dal “nemico” Raffaele Lombardo, con tutto ciò che ne consegue in tempi di campagna elettorale (con l’Mpa che, dicono i bene informati, è già molto attivo in campagna “acquisti”, anche a Messina).

In vista di tutto questo, il Pdl non vuole farsi trovare impreparato. Vuole evitare, insomma, un “Ragno bis”, anche perché le incognite, ad un anno dal voto, sono tante, legate anche alla coalizione e ad un’alleanza con l’Udc che è tutta da definire (molto dipenderà da come andranno le cose a Barcellona). Nei giorni scorsi si è tenuta la prima riunione del neo coordinamento comunale del Pdl, presieduto dall’onorevole Vincenzo Garofalo. «Un incontro per conoscerci meglio – ha sottolineato il deputato – e per cominciare a lavorare da subito, ad appena due settimane di distanza dalla elezione, per fare capire che noi ci siamo, che stiamo lavorando e che il coordinamento non è solo sulla carta ma esiste davvero». Uscire dall’isolamento, aprirsi al confronto con la cittadinanza, discutere e prendere una posizione chiara sui grandi temi dai quali passa lo sviluppo della città, coinvolgere sempre di più i giovani: sono solo alcuni dei punti affrontati nel corso della riunione che si è tenuta a Palazzo dei Leoni, nella sala Boris Guliano «in attesa – ha sottolineato il coordinatore – dell’individuazione di una sede che diventi la casa di chiunque voglia discutere con noi».

«I messinesi devono sapere – ha concluso Garofalo lanciando un messaggio forte e chiaro ai componenti del gruppo – che noi non assumeremo posizioni preconcette sui temi. Dovremo essere bravi a trovare le soluzioni migliori, perché abbiamo le competenze per farlo, ed anche a saper valutare con serenità anche quelle che vengono dagli altri». Insomma porte chiuse non ce ne sono per nessuno. Sarà una lunga campagna elettorale.