Rometta, il parroco spiega: “La preghiera era per la figlia di Cuffaro”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di padre Nino Scibilia, inviata quando altre testate avevano ripreso la notizia da noi battuta, discostandosene però ampiamente. Ribadiamo quando scritto nell’articolo di ieri, sotto allegato, che riporta fatti documentati. Articolo redatto anche, tra le altre fonti, da una lunga intervista concessa dallo stesso padre Nino Scibilia.

“In riferimento all’articolo dal titolo E il parroco di Rometta disse ai fedeli: “Preghiamo per Totò Cuffaro”, pubblicato sul portale www.tempostretto.it a firma Alessandra Serio – Veronica Crocitti e alle notizie diffuse durante la giornata dalle varie agenzie di stampa, smentisco categoricamente il contenuto di detto articolo allorquando si fa riferimento a una divisione dei fedeli della parrocchia in seguito a un mio invito «rivolgete una preghiera anche al nostro ex presidente Totó Cuffaro».

Non ho mai pronunciato queste parole durante un’omelia, né domenica scorsa, né precedentemente. L’unica volta che ho chiesto una preghiera è stato circa dieci anni fa, al termine di una celebrazione eucaristica, ma per la figlia di Salvatore Cuffaro, perché avevo saputo che stava male. Era un gesto di carità cristiana per un uomo che avevo conosciuto durante l’iter per la realizzazione dell’oratorio Beata Vergine di Guadalupe. Di conseguenza, vivendo quotidianamente la parrocchia e il territorio, non ho mai registrato questa presunta divisione tra indignati e indulgenti”.

Mi ricordo quando padre Scibilia ha detto quella frase, invitando a pregare per Cuffaro durante una messa, da anni abbiamo con lui degli screzi e gli abbiamo chiesto di togliere la foto dell’ex governatore dall’oratorio”. A dirlo è Giovanni Lombardo, coordinatore provinciale del Pd che aggiunge:
”Anche altri fedeli si ricordano che il parroco ha detto quella frase durante una messa, non era quella della scorsa domenica, ma di qualche tempo prima e secondo alcuni però ha ripetuto la frase anche altre volte. Ci sono stati tra noi anche diverbi verbali accesi perché anche durante una festa della legalità in oratorio ha lasciato la foto dell’ex governatore e secondo noi andava tolta”. ”Noi – prosegue – abbiamo dedicato il nostro circolo a Cesare Terranova, giudice vittima di mafia e non possiamo essere felici nel vedere quella foto. Dal punto di vista della pietà cristiana posso concepire che il parroco abbia detto durante la messa di pregare anche per Cuffaro, ma la foto andrebbe tolta. E’ indubbio che questa cosa e altri episodi abbiano creato del malcontento in alcuni fedeli. Mi dispiace che molti neghino questa evidenza che invece io ho sentito con le mie orecchie”