C’è l’accordo per i precari. L’amministrazione punta alla stabilizzazione

Nei mesi scorsi avevano ricevuto l’integrazione fino a 35 ore settimanali. Dal 1 marzo, però, sono tornati a 18 o 24 ore, a seconda del contratto di riferimento. Ora i precari comunali chiedono a gran voce il ritorno alle 35 ore ma la strada non è affatto semplice. Sono circa 300 e, tra loro, ci sono anche 50 vigili urbani. A palazzo Zanca si è svolta una riunione per cercare di sbrogliare la matassa mentre, nei corridoi, era alta la tensione.

I precari hanno quasi “assalito” Guido Signorino al suo arrivo. “Stiamo facendo tutto quello che è nelle nostre possibilità. Il Comune ha bisogno di voi – ha risposto il vicesindaco alle sollecitazioni – ma non possiamo fare niente contro legge. I soldi a disposizione devono essere utilizzati per il premio di produttività e non per l’integrazione oraria”.

Al termine della riunione, le spiegazioni da parte dei rappresentanti dell'Amministrazione comunale. "Sin dal giorno del nostro insediamento, – ha dichiarato l’assessore Mantineo – abbiamo dimostrato grande attenzione e sensibilità alle problematiche di tutti i lavoratori, compresi i precari comunali, perché ritiene fondamentale ed indispensabile la salvaguardia del posto di lavoro, comprendendone il disagio economico. L'atto deliberatorio, finalizzato al rinnovo dell'integrazione oraria, è stato sospeso in seguito ad una nota del Collegio dei Revisori relativa all'ipotesi di sforamento del tetto di spesa. La riunione appena conclusa invece è stata l'occasione propizia per confrontarci e stabilire un percorso comune al fine di adottare le soluzioni più opportune".

Il segretario generale, Antonio Le Donne, ha aggiunto che “è' stata individuata una piattaforma condivisa nel rispetto di una corretta interpretazione delle norme nazionali e regionali, per salvaguardare l'integrazione oraria e proiettare il Comune di Messina alla progressiva stabilizzazione dei 296 precari. Ci sarà un ulteriore incontro con il Collegio dei Revisori ed, in caso di esito positivo, ritengo che il provvedimento per l'integrazione oraria potrebbe arrivare in Giunta in occasione della seduta di giovedì 6. Secondo una proiezione è stato calcolato – ha proseguito il segretario Le Donne – che nei prossimi dieci anni andranno in quiescenza 732 dipendenti a tempo indeterminato e, a differenza di quanto avvenuto negli anni precedenti in cui non si è ottemperato al rispetto dei parametri del Patto di Stabilità, la possibilità invece che ciò si sia verificato nel corso del secondo semestre 2013 consentirebbe al Comune di procedere a nuove assunzioni col limite del 40 per cento della spesa relativa alla cessazione dei rapporti lavorativi”.

L'assessore all'urbanistica, Sergio De Cola, ha precisato che "nell'ambito del dipartimento politiche del territorio ed anche in altri settori si è provveduto ad operare trasferimenti di funzionari tecnici secondo le singole competenze e professionalità. Le modifiche hanno interessato anche l'ufficio di valutazione di incidenza ambientale, che è stato ricostituito ed ha ripreso la normale attività lavorativa. Eventuali modifiche e manovre organizzative future in qualsiasi settore saranno sempre finalizzate al miglioramento della qualità dei servizi".

Nei giorni scorsi, il problema precari era stato dunque “indirettamente” sollevato dal Collegio dei Revisori dei conti, che – con la nota n.7 – aveva invitato l’amministrazione a verificare il rispetto dei parametri previsti dalla legge per il costo del personale con riferimento agli anni 2013-2014.

Entro domani, i revisori dei conti dovranno pronunciarsi sulla delibera relativa all'integrazione oraria, che – se tutto va bene – dovrebbe arrivare in giunta giovedì. L'amministrazione comunale ha raggiunto l'accordo coi sindacati, ma per tradursi in atti concreti deve esserci il via libera.